Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Ave o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne, benedetto il frutto del tuo seno Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen. Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.
come era nel principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen. San Luigi Maria Grignon di Montfort prega per noi. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Carissimi amici, siamo alla fine della terza tappa della conoscenza di questo mistero che è Maria Santissima, come lo chiamerà San Luigi Maria, di questo segreto.
Il segreto è una persona, è Maria. Però giustamente si chiama segreto perché si tratta di un mistero. Noi possiamo approfondire nella conoscenza di Maria tutta la nostra vita. Come ogni mistero è qualcosa che supera la nostra capacità. E quindi per me era difficile scegliere il tema per concludere questo percorso, questa terza tappa.
Non tanto perché non lo trovi, al contrario, perché dovrei scegliere uno fra tantissimi altri che si potrebbero parlare. Devo dirvi la verità, ho deciso di contemplare quello che dice la Sacra Scrittura riguardo alla Madonna e di vedere tutte le citazioni bibliche che si riferiscono a Maria.
E la verità è che mi sono fermato soltanto a una, e questo lo dico semplicemente perché voi possiate capirmi in questa catechesi. Solo questa prima citazione con la quale ho cominciato mi ha preso sette ore di studio, più o meno, sette ore di studio.
Ed è talmente ricca, talmente bella, talmente profonda, che credo di non essere all'altezza per trasmetterla in questa Catechesi. Non vi scoraggiate, però mi sembra che devo essere sincero. Cercherò di trasmettervi qualcosa riguardo il mistero di Maria. Cercherò di avere una visione più teologica, un pochino più profonda di quanto stiamo facendo prima.
una visione più biblica.
Però cercherò di renderla il più semplice possibile. Spero di riuscirci. A mio vantaggio, e anche al vostro vantaggio, c'è il fatto che la conoscenza di Maria si dà attraverso una grazia dello Spirito Santo. Quindi se voi in questo periodo avete pregato lo Spirito Santo, avete parlato in maniera familiare, in modo intimo, con Maria Santissima, la conoscerete molto meglio in questo modo che anche sentendomi.
Perché alla fine soltanto può conoscere il mistero di Maria, dice San Luigi, colui al quale lo Spirito Santo gli lo vuole rivelare. Alla fine, nella misura in cui lo Spirito Santo mi rivela questo mistero, in quella stessa misura io lo conosco. Però, considerando queste cose che diremo anche oggi, possiamo entrare un pochino di più in questo mistero. È come una spinta.
per noi stessi, per essere più devoti e più docili allo Spirito Santo, chiedendo la sua intercessione e chiedendo a Lui di aprirci le chiavi, di aprire la porta che conduce a questo giardino, dice San Luigi Maria, che è Maria Santissima. La citazione biblica della quale vorrei parlare è giustamente la prima con la quale ho iniziato.
è quella del libro della Genesi, già il primo libro della Sacra Scrittura, della Rivelazione di Dio, già si parla in una maniera evidentemente riconducibile al mistero di Maria Santissima, il mistero che verrà dopo, il mistero che verrà molti, molti anni dopo.
Il racconto del libro della Genesi ci racconta, come lo sappiamo bene, che dopo aver creato Adamo ed Eva in quello stato di innocenza, uno stato di grazia, di amicizia con Dio, avevano anche un ordine. Anche noi, per esempio, molto spesso sappiamo una cosa, ma la volontà non riesce a portarla all'azione pratica. Quindi questa divisione che c'è in noi, o la sensibilità che non sente certe cose che lo Spirito sente,
Questa divisione, noi sappiamo, devo andare a Messa, però ci sono giorni in cui magari uno non sente di voler andare a Messa. Questa è una divisione interna tra noi. San Paolo parla di queste due leggi, la legge dello Spirito, che è contraria alla legge della carne, e questo si dà in noi. Bene, Adamo e Eva non avevano questa divisione. In loro erano tutti ordinati, erano una unità, per così dirlo,
Se stessi con le loro emozioni, i loro sentimenti, le loro idee, il loro affetto, era tutto ordinato, secondo Dio. Però parliamo di questo racconto biblico. Si tratta, molti dicono, pretendono dire, che l'esistenza di Adamo e Eva non sia una realtà storica, che è una realtà simbolica. Loro simboleggiano l'umanità.
Dobbiamo dire una cosa, anzitutto è vero che lo stile biblico è uno stile letterario e anche simbolico, così era nell'epoca, era il modo di trasmettere le verità teologiche della religione, di ogni religione, era attraverso storie che simboleggiavano realtà più profonde. E noi su questo siamo pienamente d'accordo. La difficoltà è che necessariamente ci deve essere stato un peccato.
E un peccato lo commettono persone concrete, non lo commette una idea, una astrazione, no. Ci vuole una persona che con la sua intelligenza sa che non deve fare una cosa perché è contraria alla legge di Dio e lo stesso aderisce con la volontà. E quindi se Adamo e Eva non peccavano non ha senso tutta la redenzione, tutta la salvezza di Cristo. Quindi evidentemente Adamo e Eva devono essere personaggi storici, però...
È vero che loro stessi sono simbolo, sono segno di realtà più elevate. Il serpente, il giardino, sono tutte cose che in realtà simboleggiano, prefigurano.
cose molto più elevate di se stessi. L'albero, l'albero che Dio crea al centro, questo dice il racconto della Genesi, l'albero della vita, dice, è l'albero della scienza del bene e del male, che molti autori, molti padri, identificano in un solo albero. Quindi l'albero sarebbe un solo albero della vita e della scienza.
questo albero, perché infatti si dice che al centro c'era l'albero della vita e l'albero della scienza. Quindi possiamo concludere senza osare troppo, seguendo sempre alcune interpretazioni, che l'albero era uno, l'albero della vita e l'albero della scienza del bene e del male. C'era un frutto, evidentemente il frutto, la mela.
è simbolo di qualcosa di superiore, di qualcosa di più grande. Questo è il modo di parlare umano, questo è ciò che rende l'essere umano superiore agli animali. Un animale avrà un mezzo di trasmissione semplicemente letterale, un rumore che significa solo una cosa.
Tra noi esseri umani una persona può dire una parola che significa solo questo, però la spiritualità dell'uomo, la grandezza dell'anima che le viene, può simboleggiare altre cose superiori, trascendentali, molto più alte. Per cui Aristotele dice che il buon umore, il saper fare, per esempio, raccontare una barzelletta addirittura, appartiene al magnanimo, alla persona che racconta una storia, però con una certa ironia,
sapendo dargli un senso diverso da quello che le parole stesse avrebbero. E perciò, dice, la capacità di una barzelletta del buon umore appartiene alla persona magnanima, è l'anima che rende diverso un racconto, quindi la grandezza dell'anima. È evidente che Dio, quando si rivela, si rivela in questa maniera.
Si rivela giustamente che non è un'anima umana, è giustamente Dio stesso. Evidentemente lui darà sempre un senso trascendente alle stesse parole. Quindi, se noi capiamo questo, se noi siamo d'accordo con questo, quando leggiamo il racconto biblico della caduta di Adamo e Eva, dobbiamo a questa realtà, a questa realtà che ci appaiono, darle il senso che meritano, un senso superiore a quello delle parole stesse.
Bene, anzitutto, la domanda ricade su cosa fecero Adamo e Eva. Il peccato che hanno commesso. Loro si fanno sedurre dal serpente. Poteva essere semplicemente il peccato di mangiare? Peccato di gola? Evidentemente no. C'è un atteggiamento ancora più grave. Sarete come dei. Bene, tutto questo merita una spiegazione.
Andiamo a cercare di trovare una spiegazione a tutto questo, perché da questa caduta noi capiremo il ruolo che ha Maria Santissima da questa caduta fino alla fine dei tempi. Allora, anzitutto noi vogliamo notare se Satana, questo serpente,
che tenta Adamo e Eva è semplicemente un tentatore che li vuole far cadere o ancora di più, cosa molto sicura. Satana non vuole che Adamo e Eva pecchino e basta. Satana, il serpente, vuole che Adamo e Eva pecchino dallo stesso modo come lui ha peccato. Lui vuole far cadere loro.
Nella sua stessa caduta vuole far cadere anche te, anche me, ognuno di noi, Satana. Non è che vuole semplicemente pecare e basta, ma vuole fare sì che noi, ognuno di noi, cada nell'ostesso peccato in cui è caduto lui.
Quindi imitare Satana vuole essere da noi imitato lui. Questo è il punto. E qual è stato il suo peccato allora? Andiamo un pochino ancora più indietro addirittura del libro della Genesi.
Il libro della Genesi no, però addirittura prima cronologicamente. Qual è stato il peccato di Satana, degli angeli? Soprattutto, non è una verità ormai necessariamente accettata da tutti, però molto probabilmente Dio ha presentato a questo Lucifero, portatore di luce, era un angelo buono, gli presenta il mistero dell'incarnazione.
Quello che dice il Salmo 96, lo adorino tutti gli angeli, la lettera agli ebrei, sempre nella Sacra Scrittura, dice che quel brano, lo adorino tutti gli angeli, si riferisce a Gesù Cristo. E quindi Gesù Cristo, una natura umana, natura divina, però una natura completamente umana,
deve essere adorato dagli angeli, quindi gli angeli devono riconoscere in una natura inferiore qualcuno da adorare. Allora Satana non ha voluto adorare Cristo. Questo è ciò che segna il peccato degli angeli, il rifiuto di riconoscere la superiorità della natura umana di Gesù.
la superiorità della natura umana di Gesù. L'obseudo di Onigi dice, il divino mistero d'amore di Gesù agli uomini fu primamente manifesto agli angeli. Prima? Prima di essere portato avanti fu manifestato agli angeli.
E per mezzo di loro fu arrivata a noi la conoscenza di tale mistero. Tramite gli angeli ci arriva a noi questa conoscenza. Però quello che dice l'Observo di Dionigi è che prima gli è stato presentato l'oro. E giustamente in questo presentarlo c'è il non serviam di Satana, il non ti servirò. Satana si rifiuta di adorare Cristo.
Quindi si può dire che Satana, accettato dalla sua stessa gloria, dalla bellezza che Dio le aveva dato, dimentica o rifiuta la sua dipendenza da Dio. Nega la sua dipendenza da Dio, non la vuole più, preferisce rimanere da solo, senza dipendere da Dio. Rifiuta la sua condizione da creatura, perché la creatura doveva obbedire al disegno del creatore. Lui non vuole essere creatura.
Non vuole quella condizione. Sapeva che lo aspettava l'inferno, sapeva che lo aspettava la condanna, ma non ha voluto lo stesso assumere la condizione di creatura. E soprattutto rifiuta che la sua perfezione sopranaturale dipenda dall'amore di Dio verso di lui. Non voleva che dipendesse da questo amore di Dio verso di lui il suo bene sopranaturale.
Quindi la sua lotta contro Cristo, fondamentalmente, nasce da questo odio, da questo rifiuto della natura umana di Cristo. E nella natura umana di Cristo, evidentemente, c'è l'odio, il rifiuto di Maria Santissima, che sarà lei a dargli al Figlio di Dio una carne umana. Non un'anima umana, però sì la carne umana, la natura umana completa, dipende da che Maria gliela trasmetta a Cristo.
gli uomini nascono da altri uomini. Se Gesù doveva essere uomo, doveva nascere da una donna. Non poteva nascere dal nulla o da un altro pianeta, per parlare con termini troppo semplici.
Se il diavolo non può sopportare l'eccellenza di Cristo perché è un essere umano inferiore a lui, le diventa insopportabile l'eccellenza della Madonna come madre di Dio, titolo che nessun angelo può ricevere. La sua smisurata superbia, smisurata superbia di Satana, precipita con l'esaltazione imparagonabile della creatura più umile.
Quindi Satana sa che nella pienezza dei tempi, lo sa anche prima della creazione di Adamo ed Eva, però nella pienezza dei tempi Dio diventa uomo e lo farà attraverso una donna. Perciò quando Satana incontra Adamo ed Eva, lui sa sono figura di questi due, di questi due che saranno al centro di tutta la creazione.
nella sua mente di questi due oggetti di odio per lui, come Cristo e la Madonna, quando lui vede Adamo ed Eva, perciò quando tenta Eva, lui parla soprattutto con Eva, vuole far cadere la donna in se stessa, vuole appropriarsi di questa donna. Bene.
Questa sarebbe la ragione della caduta del demonio comunque, riprendiamo. L'incarnazione, la discesa di Dio sulla terra, Dio che diventa uomo attraverso una donna, e questo è il rifiuto di Satana e questa è la causa della sua caduta. E questa stessa tentazione, questa stessa caduta, lui vuole che ci sia in Adamo ed Eva...
E in qualche maniera pure, se noi non lo comprendiamo, anche in noi, semplicemente cercando di essere il più chiaro possibile. Noi stiamo cercando di capire in quale maniera la Madonna viene annunciata già nel libro della Genesi. E come questo presentare la Madonna già in questo libro determina tutta l'azione di Maria lungo la storia della salvezza.
Attualmente, anche adesso, in questo stesso momento, tutto quello che Maria fa o deve fare adesso, già ci viene indicato nel libro della Genesi, in qualche maniera. Allora, abbiamo detto questo, stiamo cercando di capire in che consiste la caduta di Adamo e Eva, in che maniera questo racconto biblico è figura di Maria.
Abbiamo detto che sono stati tentati dal serpente, però che il serpente vuole che loro cometano il peccato che lui ha commesso. E il peccato che lui ha commesso è quello di rifiutare la natura umana di Cristo. E' un odio alla incarnazione. Incarnazione che non si può operare senza Maria.
Quindi, odiando colui che si incarna, Gesù Cristo, odia ugualmente colei attraverso la quale lui si incarna. Se odia la natura umana di Cristo, perché la considera inferiore e in questo caso esaltata, odierà la causa di questa natura umana, questa causa è Maria Santissima. Bene.
Perciò quando torniamo adesso al racconto biblico della Genesi, abbiamo parlato del tentatore, parliamo adesso dei tentati. Il serpente, abbiamo capito cosa vuole da Adamo ed Eva, non vuole semplicemente una disobbedienza, ma vuole che anche loro disprezzino l'incarnazione.
Che Adamo ed Eva siano figura di Gesù, evidentemente, e di Maria, Eva. Maria è la nuova Eva, questo già lo diceva Sant'Ireneo di Leon. Sant'Ireneo di Leon era discepolo di San Policarpo e San Policarpo era discepolo di San Giovanni Apostolo, quindi siamo molto strettamente legati all'Evangelista. Sant'Ireneo di Leon chiama Maria nuova Eva.
Dopo riprenderemo un'espressione sua. Bene, andiamo quindi ad Adamo e Eva, loro due figure evidentemente di Gesù e Maria, però chiediamoci questo, qual è il divieto di Dio riguardo questo albero e questo frutto? Lui, l'autore di Cronaca di Narnia, questo eminente teologo, dice che
Il problema della interpretazione moderna è che si considera, come dicevamo prima, che era una scusa per metterli alla prova. Quindi non mangiate dell'albero così ho una occasione per confermare se siete fedeli e obbedienti a me o no. Questa è una spiegazione molto povera di un racconto biblico ispirato da Dio stesso. Evidentemente deve avere un simbolo molto più grande. Anzitutto ci si dice che questo albero della vita, del bene e del male,
Era collocato al centro della creazione, quindi già ci dà una certa importanza. Chi è il centro della creazione? È Gesù Cristo, evidentemente. E se è Gesù Cristo, deve esserci al centro anche Maria. Quindi, evidentemente, tutto gira attorno a loro due. Bene, allora, questo albero, questo frutto, il frutto, nota il padre Garzia Vieira,
un autore argentino. Il frutto, cosa dice il frutto? Il frutto parla di qualcosa di temporale. Un frutto inizia a maturare e poi marcisce. Quindi ha una caratteristica evidentemente temporale. Se noi diamo questo un senso superiore, diciamo questo.
Dio vieta Adamo e Eva a mangiare questo frutto per un tempo, arriverà un tempo in cui dovranno mangiarlo, arriverà un tempo in cui questo frutto può essere strappato. Bene, il frutto, l'albero invece, l'albero nella Sacra Scrittura è sempre simbolo di vita, a tal punto che Dio stesso viene paragonato nel profeta Osea a un albero, a un cipresso, sempre verde, sempre verdeggiante.
Quando nell'Apocalisse, nell'ultimo libro della Rivelazione, si parla della Gerusalemme celeste, apparirà giustamente questo albero, questo stesso albero della vita. Evidentemente questo albero non è una questione secondaria, non è una mera occasione.
quando si potrà mangiare di questo frutto e quando arriverà il tempo propizio. Per diversi autori, unanimemente, quello che si chiama la pienezza dei tempi. Noi sappiamo che l'incarnazione, quando arriva la pienezza dei tempi, Dio inviò suo figlio nato da donna. Nella pienezza dei tempi si riferisce all'incarnazione. Allora si può veramente, senza nessun dubbio,
concludere questo. Io chiedo scusa se non si è capito tutto il ragionamento, però almeno cercate solo di vedere questo. L'albero e il frutto significano l'incarnazione stessa e perciò Satana attenta contro questo frutto. Satana vuole che sia strappato il frutto da Adamo e Eva. Che Adamo e Eva non debbano aspettare la salvezza da Cristo, che Adamo e Eva si impongano, impongano se stessi
che non vogliono dipendere da Dio. Sarete come dei. Avrete voi questo potere, questa dignità, senza dover riceverla da Dio. Lo stesso suo peccato.
lo stesso non riconoscersi creatura, strappate questo frutto che è l'incarnazione, disprezzate questa incarnazione e voi vi affermerete come tali, come persone. Adamo e Eva non volevano essere Dio, loro erano intelligenti, sapevano che non potevano essere loro a prendere il posto di Dio, però avrebbero sfidato la loro condizione di creatura. Allora questo frutto propriamente è Gesù Cristo, il frutto è l'albero, concludiamo, è Maria.
E Maria Santissima che già è collocata al centro della creazione, il suo mistero, è questo stesso albero di vita, dalla quale nasce il frutto. Chi è il frutto di Maria se non Gesù Cristo? Contro chi attentano Adamo e Eva? Contro il mistero dell'albero? No, contro il frutto, contro Gesù Cristo. Però un frutto nasce da un albero.
E quindi già lì troviamo Maria Santissima che è il vero albero della vita, albero della scienza del bene e del male, e che produce come frutto, l'unico frutto che può produrre Maria, è Gesù Cristo. Questa è la risposta a quanti pensano che la devozione mariana può portare ad allontanarsi da Gesù Cristo, a perdere la figura di Gesù Cristo. Maria soltanto può produrre Gesù Cristo come suo frutto proprio.
È molto interessante che tanti autori, tanti padri della Chiesa vedano in questo albero Maria Santissima. Il senso spirituale dell'albero della vita, per esempio, lo vede in Maria Santissima, lo vedono San Cipriano, Tertuliano, Sant'Ambrogio, San Bernardo e tantissimi altri padri. Quindi è l'incarnazione del verbo ciò.
che Adamo e Eva vogliono strappare per sé, non vogliono che Dio venga sulla terra, vogliono essere loro stessi ad affermarsi come tali, non vogliono dipendere dall'amore di Dio, vogliono avere tutti i beni che avranno tramite la loro sola condizione, senza dover riceverla da colui che per amore vuole concederla.
E quindi quando noi vediamo tutto questo, noi vediamo la centralità di Maria. Maria deve essere al centro della devozione, dice San Luigi Maria. Non può essere una devozione decorativa, una devozione così come con Gesù ci sarà sempre lei e noi ci deve essere sempre lei. Come fa Maria a far parte di questo piano? Che merito avrà lei? Anzitutto la sua fede.
quella fede incrollabile che ha avuto sempre, per la quale Gesù Cristo è stato così unito a lei. Perciò Gesù la loda quando le dicono, beati i seni che ti hanno allattato. Le dicono a Gesù, Gesù dice, beati piuttosto quelli che compiono la volontà di Dio. Sta lodando la sua madre, sta lodando la Maria, non sta dicendo no, lei no, invece un altro sì. Bene, quindi,
Ripetiamo allora. Satana fa peccare Adamo e Eva dicendo loro di strappare l'incarnazione per sé stessi. Imponiti, tu da solo. Non ricevere da Dio la grazia. Non aspettare la incarnazione. Rifiuta l'incarnazione come l'ho rifiutato io.
Rifiuta il fatto di dire che da Dio dipendi, che è Dio a dirti le cose che devi fare perché Dio stesso ti dia ciò di cui hai bisogno per la felicità, per la pace interiore, per la salvezza eterna. Rifiuta questo. Adamo e Eva comettono il loro peccato e lì viene la profezia, una profezia così profonda per la devozione mariana. Quando Dio che promette?
promette la redenzione, promette che tutto questo peccato, nello stesso momento in cui lo punisce, promette che lui stesso sarà a rimediarlo, sarà lui stesso a redimerlo, a salvarlo. Molto spesso parliamo di Gesù Salvatore. Gesù significa Salvatore, però non sappiamo di che cosa ci ha salvato. Molto spesso non capiamo il motivo della caduta.
Quindi lo farà attraverso quello che si chiama, che si usa come espressione, la legge della retorsione. Non è che Dio dice, bene, voi Adamo e Devo avete commesso questo peccato orrendo di strappare l'incarnazione, di voler, di disprezzare la discesa di Dio sulla terra, di disprezzare Maria Santissima. Però io manderò un Redentore nato da una donna,
E loro faranno tutto da capo. Non dice questo. La retorsione significa che Gesù e Maria si collocheranno nel luogo di Adamo ed Eva. Loro prenderanno la centralità che nel racconto biblico ci si dice che c'erano Adamo ed Eva, che noi abbiamo detto che c'è anche tra l'albero e il frutto. Gesù e Maria prenderanno questo posto centrale nella loro vita, nelle loro azioni.
E quindi loro sono al centro. E perché sono al centro? Perché loro devono caricarsi questa colpa di Adamo e Eva. La carica solo Gesù? Sì, ma anche la dovrà caricare Maria. Perché? Per la collaborazione così stretta nella redenzione. Così come Eva collabora al peccato di Adamo, offrendogli lei stessa da mangiare la mela,
Così Maria deve collaborare in una maniera molto stretta, in una maniera particolare, in una maniera superiore, deve collaborare con questo farsi peccato, farsi maledizione che assumerà Gesù Cristo per sé. Se Gesù assume per sé questo male, dovrà assumerlo anche Maria, anche lei dovrà essere una cosa sola con il Figlio. L'atto redentore di Gesù Cristo si darà anche Maria.
Consisterà anche nell'atto di collaborazione con la redenzione di Maria Santissima. Quindi, la salvezza che procura Dio non consiste nell'iniziare una storia nuova, consiste nel riprendere la storia antica, però collocando quelli che per la loro obbedienza ripareranno il peccato di disobbedienza del racconto del libro della Genesi.
I padri, sono i padri della Chiesa a parlare di questa ritorsione. Perciò, nella caduta, noi troviamo un uomo e una donna, un albero, un frutto. La donna prende questo frutto, lo mangia, questo frutto arriva nel suo interno, nel suo corpo.
Maria è la nuova Eva, espressione utilizzata da Sant'Ireneo di Lyon, discepolo di San Policarpo, discepolo da San Giovanni Apostolo. Maria è la nuova Eva, che lei questo frutto lo porta nel suo seno, però per la redenzione, per il perdono, per la riconciliazione. Adamo,
Quindi figura di Gesù Cristo. L'albero, anche figura dell'albero della croce. Un angelo caduto, un serpente. Bene, c'è l'angelo che annuncia l'incarnazione, San Gabriele. Perciò tutti questi elementi noi li vediamo nella redenzione cambiati. Gesù Cristo assume lui la colpa per ricevere lui la punizione e anche Maria la riceve.
Maria è avvocata di Dio, si dice anche, perché è colei che riconcilia, è lei che difende davanti a Dio la sua stessa madre, che è Eva. Eva, in certa maniera, in quanto alla vita naturale, è madre di Maria, perché è la prima madre di tutti i viventi.
La figlia piena di grazia affronta il combattimento in favore di sua madre, che è Eva. Lei lotta nel posto che corrispondeva a Eva, di lottare. E lei ha da assumere questo suo ruolo. Non solo la rappresenta come una figura a Eva, ma Maria sopporta il dolore che corrispondeva a Eva, e a me, e a te, e a ognuno di noi. Diventa anche lei, anche Maria, diventa peccato e maledizione.
Non si tratta solo di rappresentare una razza, una natura ferita dal peccato, ma si colloca come confine fra la umanità caduta e quella risanata. Da Maria in poi, da lei, dal suo sacrificio, che è condivisione stretta, del unico sacrificio redentore di Cristo, abbiamo il confine tra la umanità caduta
peccato e la umanità redenta quanto più potrei parlare su questo argomento ma dovrò limitarmi a dire di solo queste questi accenni voi stessi potete comunque insisto se magari il linguaggio è stato un po complicato ho provato a farlo a renderlo il più facile possibile ma
Questo ruolo di Maria in difesa di noi, in difesa nostra, in difesa dal peccato, in continua unione con Gesù. Voi sapete come chiama Gesù sua madre. Non la chiama Maria, non la chiama madre, la chiama donna. La donna era Eva, prima del peccato.
Dopo il peccato si chiama Eva, prima del peccato era la donna, questa figura di Maria si trova già nel giardino dell'Eden, del racconto della Genesi. E così Maria avrà sempre questa centralità in noi, sempre questa presenza, questo albero silenzioso, umile, che deve essere collocato al centro della creazione.
La seconda parte che vorrei almeno accennare dopo questa prima e unica citazione biblica che sono riuscito a trattare è cosa fa Maria adesso. Cosa deve fare adesso la Madonna? San Luigi Maria dice che quando lei era vivente, nell'epoca in cui viveva, in cui era madre di Gesù, anche nei trenta anni di vita nascosta, lei non poteva risplendere, Dio doveva nasconderla.
Altrimenti, dicono tanti, se mostrava quello che veramente era, sarebbe considerata una divinità all'epoca. Però doveva nascondersi, Maria doveva essere nascosta. San Luigi e Maria dice, amici miei, ormai non c'è più bisogno di nasconderla. Ormai Maria sia quello che è. Mostriamo a tutti quello che Maria veramente è.
Basta di nasconderla, basta di dire, no, togliamo le sue immagini, basta di dire, no, la sua devozione impedisce la devozione a Cristo. Guardate, è Maria alla quale viene profetizzata la maledizione del serpente. Quando Dio dice al serpente, «Porro inimicizia fra te e la donna, e tu le inciderai il calcagno, ma lei ti calpesterà».
Maria calpesta, schiaccia la testa del serpente. Lo ha detto, sarai vinto da una donna. Tu adesso hai fatto cadere questa donna, Eva, ma ci sarà una donna che ti calpesterà la testa. Bene, sappiamo che sarà lei a vincere Satana. Quando uno incontra esorcisti, anche in maniera molto semplice, molto spontanea, dicono il vero menzo.
Contro il diavolo è Maria, il mezzo principale fra tutti. Bene, ci troviamo in una parte della storia dove la natura umana è odiata in una maniera sproporzionata.
dove Satana stesso agisce sempre meno di nascosto. Di solito agisce di nascosto, ma adesso agisce meno di nascosto. Prima contro l'odio verso la natura umana, uno vede tante persone che si fanno anche interventi chirurgici per sembrare animali, rettili, persone che si tagliano la lingua in maniera tale da sembrare rettili.
persone che si fanno incisioni, il tema della distruzione della famiglia, della distruzione attraverso l'ideologia di genere, di se un uomo maschio è maschio o può essere femmina, della distruzione della famiglia formata da marito e moglie. Adesso con i bambini si sta arrivando a questo attacco. C'è un odio verso la natura umana, verso ciò che è naturale,
che manifesta un'azione speciale di Satana, un'azione superiore a qualsiasi tempo abbia visto l'umanità. Satana agisce sempre meno nel buio. Ci sono già religioni che stanno chiedendo di essere riconosciuti come religioni dallo Stato, religioni di satanismo, pratiche di satanismo aperte.
Mi dicono che da Amazon addirittura qualcuno può comprare anche queste cose per fare malefici, fare fatture. Evidentemente Satana agisce con molta più libertà di prima. E che dobbiamo fare noi?
Dobbiamo far agire Maria e Maria a schiacciare la testa del serpente. Maria è molto più potente di qualsiasi opera Satana possa realizzare. Però se noi non la portiamo, se noi non la difendiamo, se noi non la preghiamo, se noi non siamo i suoi devoti, non possiamo permettere a lei di agire. E perciò in questo contesto che voi il testo guida sarà soltanto quando San Luigi Maria parla di Maria e gli ultimi tempi.
E in questo contesto voi dovete leggere quello che si dice di Maria negli ultimi tempi, nel Trattato della vera devozione. Dio vuole che la sua Santa Madre sia conosciuta, amata e onorata ora più che mai, dice il Santo. Ciò accadrà sicuramente se con la grazia e la luce dello Spirito Santo i predestinati si inoltreranno nella pratica interiore e perfetta che manifesterò loro in seguito.
al rimedio di questo agire di Satana, c'è questa devozione. E darà sempre questi argomenti. Il potere di Maria su tutti i demoni risplenderà in modo particolare negli ultimi tempi. Perciò San Luigi Maria dice che i santi degli ultimi tempi supereranno tutti i santi precedenti, come i cedri dell'imano superano gli altri alberi. Dice, quando Satana insiderà il calcagno, quando Satana attaccherà la natura umana,
quando Satana attaccherà la devozione mariana stessa. Cioè, il calcagno di Maria qual è? I suoi poveri schiavi, umili figli che lei susciterà per muoverli in guerra. Questi apostoli degli ultimi tempi saranno piccoli e poveri secondo il mondo, infimi davanti a tutti come il calcagno, calpestati e maltrattati come il calcagno, lo è in confronto alle altre membra del corpo.
In cambio saranno ricchi di grazia divina che Maria comunicherà loro in abbondanza, grandi ed elevati in santità davanti a Dio, superiori ad ogni creatura per lo zelo coraggioso e così fortemente sostenuti dall'aiuto di Dio, che con l'umiltà del loro calcagno uniti a Maria schiacceranno il capo del diavolo e faranno trionfare Gesù Cristo. Carissimi amici, io mi soffermo qui
per non continuare troppo tempo a parlare, però si potrebbe parlare di questi e tantissimi altri argomenti. Sappiate però che se l'azione di Satana è grande, noi abbiamo questo albero della sapienza, albero della vita, che deve crescere nel cuore di ognuno di noi. Maria Regina deve essere regina dei nostri cuori. E se noi abbiamo questa sicurezza, ricordate, è l'albero al centro della creazione, non c'è nulla più...
importante, chiamiamolo così, più pericoloso del centro. Il centro è Maria Santissima e Maria Santissima sempre produrrà in noi il frutto del suo seno, che è Gesù Cristo. Fidiamoci di lei, viviamo per lei, sempre con le pratiche spirituali e non dobbiamo temere nulla. Se Satana insidia il calcagno...
la donna, alla quale noi invocheremo, pregheremo sempre, schiaccerà la sua testa. Quindi, sull'animo, molto coraggio e molta determinazione nell'abbracciare questa devozione, che consiste fondamentalmente nella stima e amore di Maria Santissima. Un caro saluto a tutti e Rege o Maria.