Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen. San Luigi Maria Grignion di Montfort prega per noi. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Carissimi amici, cerchiamo ora di approfondire su una difficoltà, probabilmente una apparente difficoltà, che non dovrebbe essere reale ma che esiste di fatto e che potrebbe darsi anche in noi, non necessariamente esige cattiveria da parte nostra, almeno il dubbio di credere che Maria o l'eccessiva affezione per Maria potrebbe diminuire nella nostra stima verso Gesù.
San Luigi Maria parlerà dei devoti scrupolosi. Lui sarà molto duro con questi devoti scrupolosi. E li definisce dicendo Come succede nel mondo protestante. Nel mondo protestante...
A noi, cattolici concretamente, ci accusano molto spesso di un'esaltazione esagerata di Maria Santissima e quello sarebbe un'offesa al mistero di Gesù stesso. San Luigi Maria continua, i devoti scrupolosi fanno fatica ad accettare che vi sia più gente inginocchiata davanti all'altare della Vergine che davanti al Santissimo Sacramento. Questo potrebbe sembrare strano a noi. Cioè, quando io vedo
un tabernacolo, una statua della Madonna, vedere tutta la gente inginocchiata o più gente inginocchiata davanti alla statua che davanti al tabernacolo, e questo mi crea un certo sdegno. Andate tutti dal tabernacolo, dice lui, questi sono i devoti scrupolosi. Non dovrebbero avere nessun problema di trovare gente inginocchiata davanti a una statua, perché quella statua porta sempre al tabernacolo, a Gesù.
non alla statua in se stessa, non alla pietra, evidentemente, ma a ciò che rappresenta questa pietra, che è Maria Santissima e Maria Santissima a suo figlio. Quanta ignoranza in questi casi, dice San Luigi Maria, si mette in ridicolo la nostra feve, essere scrupolosi, credere che sminuisce la dignità di Gesù, lodare e saltare la dignità di Maria. È un tranello del demonio con il pretesto di un bene maggiore.
Però guardate, sono scrupoli, chiamiamoli così, che non esigono una certa cattiveria. Lo stesso San Giovanni Paolo II ammette che anche lui aveva questi dubbi, no? Lui dice che il Trattato della vera devozione di San Luigi Maria ha risposto a questo scrupolo, no?
Il timore, avevo il timore, confessa lui, che il culto per Maria, dilatandosi eccessivamente, finisse per compromettere la supremazia del culto dovuto a Cristo. Attenzione, si potrebbe deformare la devozione mariana in se stessa, per esempio facendola consistere solo in questioni esteriori, in questioni di sensibilità.
o facendo consistere solo nell'elemento sopranaturale senza quello che è il vero scopo di ogni intervento sopranaturale della Madonna, per esempio nelle apparizioni mariane, esaltare i fenomeni straordinari che succedono e non attendere al messaggio che la Madonna lascia. Potrebbe deformarsi il culto mariano in se stesso, però mai, dobbiamo dire subito, mai quando il culto a Maria è vero, quando la devozione a Maria è vera,
Mai questo può impedire il culto di Gesù Cristo, al contrario. Voi pensate questo. Immaginate che io, per esempio, mi trovo a Roma e devo prendere il treno per il sud dell'Italia, per la Calabria, diciamolo così. Invece mi sbaglio del treno e prendo quel treno che va, non so, a Milano, a Torino, per esempio.
Se dopo mi dicono perché non sei arrivato in Calabria, te ne ho sbagliato, ho preso il treno a Torino. Molto probabilmente tutti...
si comincerebbero a scherzare, a prendermi in giro. Perché? Perché non solo non hai preso il mezzo per arrivare in Calabria, ma hai preso un mezzo che ti ha allontanato. E sarei stato un po' veramente preso in giro, sarei umiliato, però con ragione, diciamo, perché veramente ho commesso uno sbaglio grosso. Non solo non ho preso il mezzo necessario, ma ho preso il mezzo che mi allontana.
E quindi anche se io avessi sbagliato sarebbe per me motivo di grande imbarazzo sentire come gli altri scherzano, come gli altri mi hanno fatto notare che ho sbagliato mezzo. Però pensate, si può dire di Dio questo? Si può dire che Dio mi abbia indicato un mezzo che alla fine io lo userò per allontanarmi da Lui? Dio mi ha dato come mezzo una madre, Gesù Cristo sulla croce mi ha detto figlio ecco tua madre.
Gesù Cristo è venuto al mondo attraverso Maria. È stato il mezzo che Dio ha scelto. Può essere questo un mezzo che a me allontana da Lui? Allora bisognerà dire che Dio ha sbagliato mezzo. E questo non richiede un'offesa a Dio. Non è offensivo a Dio dire che la Madonna non è un mezzo per arrivare più facilmente a Lui. Non è un'offesa a Gesù Cristo dire che la sua madre mi porta una via diversa da Lui. Lo è. È una vera offesa.
Attenzione, può sembrare solo come uno scrupolo, come una questione di dubbio che è lecito avere e che uno può rispondere. Però ammettere questo dubbio, addirittura come fanno alcuni, per evitare certi abusi, dice San Luigi e Maria, alcuni combattono la devozione mariana. Dice, però non lo fanno alla fine per evitare gli abusi, ma lo fanno perché non hanno la stima che dovrebbero avere verso la Madre di Dio.
Perciò è fondamentale per noi avere questa stima e la stima non avviene solo per le sue virtù, ma avviene per quello che Dio ha fatto in lei. La nostra stima e amore per Maria nascono dall'essere la creatura più perfetta, il tesoro di grazia, un tesoro che uno mette tutti i beni, tutte le pietre preziose, tutto l'oro, tutto quanto abbia valore,
Così Dio tutte le grazie che può concedere le ha messe in Maria Santissima. L'esempio della luna è molto chiaro anche per noi. Noi dicevamo questa luna che riflette una luce e che io contemplando questa luce veramente mi rallegro nella notte stessa. Immaginate quella notte in cui la luna si vede proprio splendente e che è bellissimo vedere la luna.
anche la grandezza della luna. Bene, la luna è sempre immagine della Madonna, è la luce che io vedo in lei, è la luce divina che si riflette in lei. Questo è perciò il motivo per cui opporre uno all'altro è ridicolo. Quando io parlo con Maria, è Maria stessa che parla con Gesù. Dice San Luigi Maria nel numero 225,
Ogni volta che tu pensi a Maria, Maria pensa per te a Dio. Ogni volta che tu dai lode e onore a Maria, Maria con te loda e onore a Dio. Maria è tutta relativa a Dio, come la luce della luna è relativa al sole. Maria è relativa, cioè rinvia, relaziona, se stessa solo rivolgendosi a Dio stesso.
Io la chiamerei la relazione di Dio, che non esiste se non in rapporto a Dio. La chiamerei l'eco di Dio, dice San Luigi Maria, che non dice e non ripete se non Dio. Se tu dici Maria, ella ripete Dio.
San Luigi Maria, nei numeri che seguono, comincerà a considerare quello che lui chiama i principi della nostra devozione. Sono i numeri che noi indicheremo per leggere in questa parte della nostra preparazione.
Pensate per esempio dal numero 60-61 in poi, dove lui dirà quali sono i principi. Allora tra i principi che stabiliscono, che danno una regola alla nostra devozione mariana, il primo principio è che solo in Cristo troviamo la salvezza. San Luigi Maria sottolineerà molto questo aspetto. Lui non mette in dubbio che solo in Cristo l'uomo si salva.
Gesù Cristo, nostro Salvatore, vero Dio e vero uomo, deve essere il fine ultimo di ogni nostra devozione. Diversamente, dice il Santo, sarebbe devozione falsa e ingannatrice. Se la devozione mariana non mi porta a Cristo, non è una devozione mariana, non è vera, è una devozione falsa. Non è devozione per la Madonna, sarà devozione per i miei sentimenti, per quello che mi fa sentire meglio.
se io veramente amo la persona di Maria Santissima, necessariamente mi deve portare a Cristo. Il padre Wuppertz, un grande sacerdote monfortano che fa una spiegazione molto chiara di tutto il Trattato, lui sottolinea come alcuni autori spirituali, per esempio Sant'Ignazio di Loyola, fra altri, lo stesso Sant'Omaso d'Aquino, sottolineano molto l'aspetto del fine,
Del fine della persona, per esempio, nascono tutte le sue elezioni. Però si sottolinea molto qual è lo scopo, qual è il fine per cui lo abbiamo stato creato. Noi ne abbiamo parlato subito, nella seconda catechesi abbiamo voluto stabilire il fine, la gloria di Dio.
E tra questi autori, dice il padre Huppert, si trova anche presente San Luigi Maria. Anche lui ha lavorato molto su questo aspetto del fine, dello scopo per cui uno sceglie certi mezzi. Infatti noi ci stiamo preparando con la conoscenza di Maria, però il fine, lo scopo finale, sarà l'ultima settimana destinata a conoscere meglio Gesù Cristo. Perciò,
parlerà molto spesso di come la devozione alla Vergine Maria deve portarmi a Gesù Cristo. La devozione alla Vergine Maria, però, bisogna sceglierla, bisogna ammetterla, perché è necessaria proprio per trovare perfettamente Cristo, per amarlo di tutto cuore e servirlo con fedeltà. Attenzione, la nostra religione, dice San Giovanni Paolo II, in realtà...
Ha una dottrina, però non è necessariamente una dottrina. Ha una dottrina, però è essenzialmente una persona. La persona di Gesù Cristo, dice lui, vero Dio e vero uomo. Ed è basata soprattutto su un avvenimento, quindi, che è l'incarnazione, questa unione che troviamo in Gesù Cristo fra Dio e l'uomo. Gesù Cristo, vero Dio, vero uomo.
E così Dio si unisce alla umanità in una maniera la più profonda che si possa dare. In Gesù Cristo troviamo questa unione fra Dio e l'uomo ed è questa unione il fondamento della nostra religione, unione che si dà nella persona di Gesù Cristo.
C'è solo una persona, non è che abbiamo una persona divina o una persona umana. Abbiamo una persona divina, la seconda persona della Santissima Trinità, unita a una natura umana perfetta. Gesù non ha due teste, non ha due persone, è una sola. Però, a differenza nostra che abbiamo una persona umana e una natura umana, Gesù Cristo ha una persona divina e ha due nature.
Lo dico con un'espressione che potrebbe scandalizzare magari a un insegnante di teologia dogmatica, io chiedo scusa delle imperfezioni dell'esempio, però mi sembra importante trasmetterlo a chi non ha magari familiarità con il linguaggio teologico. Immaginiamo che ci troviamo in una sala con molte persone, io troverò tantissime persone umane, quindi se io chiedesse fra tutti noi
Quante nature esistono? E mi diranno una, la natura umana, che è condivisa da tutti noi. Allora dico, c'è una sola natura, la natura umana. Immaginate un gruppo di 20 persone. Quante nature? Una natura, in tutti noi. Non è che qua c'è una natura umana, un'altra natura, no. Natura umana. Allora io dico, ah, allora abbiamo anche una sola persona qui. No, siamo 20 persone qua.
Quindi, da una parte la natura, che è comune a tutti, però la persona è qualcosa di più singolare. La persona include non solo la natura, ma le sue qualità personali, la sua anima personale, i suoi dettagli, le sue caratteristiche personali. Ed è chiusa in se stessa, non è che si condivide, la natura è condivisa. Io sono un essere umano, voi che mi state ascoltando siete esseri umani.
Però io sono una persona e questo essere mia persona non significa che tu sia la stessa persona. Quindi, vedete, una cosa è la natura, più comune, e una è la persona. In Gesù abbiamo una persona divina.
però due nature unite nell'unica persona. Quando io agisco, per esempio, se io lancio un sasso a una persona, la persona mi dice, tu hai lanciato questo sasso? Io non posso dire, no, lo ha fatto la mia mano, io no. Perché ognuno è una cosa sola, la sua persona.
raduna le sue azioni, appartengono alla persona, le azioni. Perciò quando Gesù Cristo parlava o agiva, secondo la natura umana, per esempio, quando lui soffriva nella croce, i chiodi, pensate, e Dio è la natura divina che soffre, no, non è la natura divina che soffre, è la natura umana.
ma tutto appartiene alla persona di Gesù Cristo, alla persona divina. Perciò si può dire che Dio è stato crocifisso. Diciamo, la natura divina no, Dio non può essere per natura crocifisso. Dio è spirituale, Dio è trascendente. La natura umana è stata crocifissa, sì, però siccome tutte le azioni di una persona si danno alla persona stessa, si può dire che la persona divina
attraverso la natura umana, è stata crocifissa. Perciò, lecitamente, noi possiamo dire Dio è stato crocifisso. Bene, perché? Perché stiamo parlando di questo? Perché da questo mistero dipende tutta la fede, dalla centralità di Gesù Cristo e della sua incarnazione, dell'incarnazione di Dio in Maria Santissima, dipende tutta la fede cattolica.
Dice Sant'Omaso d'Aquino, quando uno considera tutti gli errori degli eretici, è chiaro che l'obiettivo principale è quello di sminuire Cristo nella sua dignità. È un'eresia sminuire la dignità di Cristo. Quando molti dicono che Cristo era un bravo uomo ma non era Dio, questa è un'eresia. Era vero Dio, quindi la sua dignità è elevatissima. Però dobbiamo fare molta attenzione anche a quello che diceva
San Leone Magno diceva questo. Quasi nessun eretico è stato ingannato senza aver abbandonato la credenza nella verità delle due nature, natura umana e natura divina, associate all'unica persona di Cristo. Una persona, due nature.
Dice che da non comprendere questo, diceva San Leone Magno, da non capire questa verità, queste due nature in un'unica persona, nascono tutte le eresie, tutte quante. E San Luigi Maria dirà, allora, dato che in questo mistero Maria ha un ruolo fondamentale, decisivo, determinante nell'incarnazione, l'incarnazione non si è operata senza Maria.
Dio la poteva fare altrimenti? Non lo sappiamo. Sappiamo che lo ha fatto tramite Maria. Perciò, dice nel numero 30, il segno infallibile e inequivocabile per distinguere un eretico, un uomo di cattiva dottrina, eccetera, è che l'eretico e il reprovo hanno solo disprezzo e indifferenza per la Santissima Vergine. Perciò, voi pensate questo. San Giovanni Paolo II parlerà delle conseguenze
di negare l'incarnazione o di deformare il mistero dell'incarnazione. Le conseguenze sono funeste, sono terribili, perché tutta la fede crolla. Anche lui dice tanti rapporti necessari, no? L'individuo con la società, della fede, della ragione, dell'anima, del corpo.
Tantissime cose crollano se non si ammette questa unione fra Dio e l'uomo in Gesù Cristo e cominciano a separarsi cose che devono andare insieme. La educazione deve essere elevata dalla grazia di Dio, per esempio. Se io dico no, la grazia è un'altra cosa e l'educazione è un'altra, e crolla anche l'educazione. Perciò dal mistero dell'incarnazione, da questa verità, dipende essenzialmente la fede.
E già, quando ancora c'era l'Apostolo Giovanni, alcuni cominciavano già a negare la natura umana di Cristo. Dicevano che Cristo era Dio, ma non era uomo, che la sua umanità era apparente. Altri potranno dire che Gesù Cristo non era vero uomo, era una specie di essere superiore. Altri diranno poi che era un bravo uomo, ma non era Dio. Sempre questa ambiguità.
stiamo parlando del primo o secondo secolo, già alcuni cominciavano a dubitare delle due nature. E allora, che si deve dire per avere una idea chiara dell'incarnazione? Si potrebbero dire tante cose. Dice San Giovanni Newman, per esempio. Dice, tu potresti dire, Dio si è fatto uomo. Sì, però diranno, però che tipo di uomo si è fatto? Un uomo magari speciale?
Per esempio, si parla di alcuni personaggi misteriosi anche nella Sacra Scrittura, no? Melchisedec, senza genealogia, si parla, per esempio. Allora Cristo sarà un essere misterioso. Bene, dice San Giovanni Newman che c'è un modo di esprimere il mistero dell'Incarnazione in maniera perfetta, in questa maniera. Dio ebbe una madre.
Dio ebbe una madre. Se parlo di Dio, parlo dell'essere infinitamente superiore, creatore di cielo e terra. Se Dio che ha avuto una madre, lo diciamo in termini umani, è perché è venuto come uomo. Una madre genera uomini, una donna genera altri uomini, non può generare altri dei. Quindi Dio...
Ebbe una madre. Maria è madre di Dio. La teotokos, così definita nel concilio di Efeso, che è stata così acclamata dal popolo, questa espressione, madre di Dio, è il modo di assicurare la verità dell'incarnazione di Gesù Cristo. Vedete come Maria non può essere separata da Cristo. E perciò dice San Giovanni Newman,
che quando giunsero i tempi, dice San Giovanni Newman, in cui spiriti cattivi e falsi profeti divennero più forti e audaci e si aprirono una via nello stesso corpo cattolico, purtroppo,
Allora la Chiesa guidata da Dio non seppe trovare mezzo più efficace e sicuro contro di loro che l'uso della parola madre di Dio. Era il modo di affermare la fede cattolica. Guardate, l'incarnazione dalla quale dipende tutto attraverso l'affermazione di Maria. Non solo non devono porsi, ma separare uno dall'altro fa crollare...
la stessa incarnazione. Perché se Gesù Cristo non avesse avuto una madre, avremmo detto che sarebbe, che ne so, un marziano, che sarebbe di un'origine strana, che quindi non sarebbe un essere umano. Ogni uomo deve nascere da una madre umana. Se doveva essere uomo, vero uomo, doveva nascere da una madre. Se io tolgo la madre, la umanità di Cristo già non è la stessa cosa. Non è vera umanità. Perciò continua Newman,
quando vennero altri fuori dal regno delle tenebre e complotarono per distruggere la fede cristiana, quando si è voluto distruggere la fede cristiana, nel secolo XVI, San Giovanni Newman, che era protestante prima, si è convertito, quindi conosceva bene l'ambito protestante, non trovarono espediente più sicuro per raggiungere il loro odioso proposito che avvilire e bestemmiare le prerogative di Maria. Avvilire Maria era il modo di avvilire la fede cristiana.
La fede cattolica. Sapevano bene, dice lui, che se avessero portato il mondo a disonorare la madre, ne sarebbe seguito necessariamente il disonore del figlio. Questo non nell'ambito protestante, evidentemente. Però quelli che attaccavano la Chiesa cominciarono per attaccare la madre, perché avvilire Maria sarebbe avvilire anche Cristo. Dice ancora Newman.
La Chiesa e Satana sono d'accordo in questo. La Chiesa e Satana sono d'accordo in questo. Nel ritenere che il figlio e la madre vanno sempre insieme, Satana lo sa. Anche la Chiesa lo sa. La Chiesa per proteggere la verità dell'Incarnazione attraverso Maria, perciò la definizione Maria è madre di Dio, e Satana per distruggere la Chiesa.
L'esperienza di tre secoli ha confermato la loro convinzione, perché i cattolici, dice San Giovanni Newman, che hanno onorato la madre, adorano ancora il figlio, mentre i protestanti, che ora hanno cessato di confessare il figlio, cominciarono col disonorare la madre, sotto mille pretesti, soprattutto quello di dire che una esaltare l'una significa abbassare l'altro.
Perciò, come una volta sulla terra, dice San Giovanni Newman, è molto molto bello, Maria fu la custode del suo bambino divino, lo portò nel grembo, lo strinse nel suo braccio, lo allattò al suo seno, così ora, fino all'ultimo giorno della Chiesa, le sue glorie e la devozione per lei proclamano e definiscono la fede retta riguardo a Gesù, Dio e uomo. Come Maria proteggeva Gesù stringendolo.
con le sue braccia, protegge la verità del suo Figlio, anche lei. Ecco perché affermare la verità di Maria significa custodire la verità dell'Incarnazione. Perciò è un segno, dirà adesso, a cui sanno più forza le parole di San Luigi Maria, un segno inequivocabile per distinguere un eretico da un vero credente, è la stima e l'amore per la Madonna, perché quello mi porterà a una vera stima e amore per Gesù Cristo.
Il padre Hubert dice c'era bisogno di unire strettamente Gesù a una sua collaboratrice speciale. Qualcuno, perché tutti noi collaboriamo nella redenzione, completo ciò che manca in me ai patimenti di Cristo, dice San Paolo. Tutti noi completiamo, tutti noi accompagniamo Cristo.
nei suoi patimenti, nella sua redenzione. Tutti noi collaboriamo con la redenzione, però in Maria c'è una collaborazione del tutto speciale, una collaborazione che supera qualsiasi altra collaborazione, una collaborazione strettissima. Perciò il padre Hubert dice che tutto il mistero di Maria si potrebbe riassumere in quella espressione del libro della Genesi, quando Dio crea Adamo e dice che non è buono che l'uomo sia da solo, facciamole un aiuto simile, simile.
Quindi non è buono che Gesù stia da solo, diamole un aiuto simile, una madre, perché evidentemente Gesù non poteva sposarsi, quindi non si poteva creare un vincolo tra sposi, cioè un vincolo spirituale di Maria sposa, evidentemente, però non un vincolo carnale, ma un vincolo terreno, come Gesù sposo di qualcuna. Quindi Dio stabilisce, dice il padre Huppertz,
Questa unione, la più forte che si può dare tra gli uomini, che è la unione di madre e figlio, una unione necessariamente di natura, che la realtà sopranaturale semplicemente deve elevare, non la può distruggere. Quindi c'è una stretta relazione fra madre e figlio, ma elevata nella maniera più perfetta possibile dalla unione sopranaturale fra entrambi.
Perciò, dice padre Kuperts, Maria forma con Cristo non più che un singolo principio morale dell'atto redentore stesso. Se voi vedete tutta l'opera della redenzione, tutti i momenti decisivi, Gesù li realizza con Maria. L'incarnazione, non parliamo delle profezie, l'incarnazione, la nascita di Gesù,
30 anni di vita intima, la purificazione della Madonna al Tempio. Parliamo anche della predicazione, quando Gesù inizia la sua predicazione si dice che Maria era presente. Tua madre, i tuoi fratelli ti cercano. Parliamo del miracolo alle nozze di Cana, quando Gesù si rivela come vero Dio, lo fa attraverso la richiesta di Maria.
possiamo parlare di ogni evento. Si dice che Maria era presente al Cenacolo, in un piano diverso, dove si trovavano gli Apostoli, ma nella stessa struttura, per così dire. Al piede della Croce la troviamo, nella Risurrezione la tradizione ammette come evidente che alla prima che appare a Maria, nella Pentecoste, Maria era con i discepoli quando nasce la Chiesa, sempre ci sarà presente la Madonna.
E siccome lei ci insegna la verità su Gesù Cristo, sull'Incarnazione, dice San Giovanni Newman, Maria doveva essere collocata in alto, doveva attirare i nostri sguardi. Perché? Perché deve attirare i nostri sguardi perché lei possa insegnare a noi. Un maestro sempre prima chiede l'attenzione degli alunni. Guardate, devi ascoltarmi, se no non capirai niente. Quante volte sentiamo questo? Bene.
Maria doveva attirare i nostri sguardi, perciò Dio la ricolma di beni, l'immacolata concezione, per elevarla, per attirare i nostri sguardi e contemplando lei, lei ci insegna la verità di Cristo. Lei è la via necessaria per arrivare a Cristo. Maria non poteva non essere immacolata, perché l'aiuto che doveva ricevere Cristo doveva essere l'aiuto più simile a se stesso.
E prima di Maria c'è stata Eva, creata anche lei senza peccato, in stato di innocenza. Maria doveva superare Eva. Perciò era necessario che Maria ricevesse un privilegio superiore anche a quello di Eva stessa. Eva era l'aiuto simile ad Adamo, Maria sarà l'aiuto simile per Gesù Cristo stesso, per il Verbo incarnato stesso. Perciò San Luigi e Maria in questo senso parla in maniera lapidaria.
Preservami Signore, preservami dai sentimenti dei devoti scrupolosi, preservami dal loro modo di agire. Dice, non è cosa sconcertante, dolorosa, mio buon Maestro, gli dice a Gesù.
«Costatare l'ignoranza e le tenebre di tutti gli uomini nei confronti della tua Santa Madre, parlo dei cristiani cattolici e persino dei dottori fra i cattolici. Essi fanno professione di insegnare agli altri la verità, ma non conoscono te, né la tua Santa Madre, se non in maniera speculativa, arida, sterile e indifferente. Mettono innanzi mille false ragioni per provarli che non occorre parlare tanto di Maria».
Gli dicono che in tale devozione esistono grandi abusi, che bisogna adoperarsi a distruggerli, che occorre di parlare di te invece di portare la gente alla devozione verso la Vergine. Qualche volta si sentono parlare della devozione verso la tua Santa Madre, ma non lo fanno per stabilirla e inculcarla, bensì per distruggerne gli abusi. In realtà questi signori non hanno più i sentimenti e tenere la devozione nemmeno verso di te dal momento che non ne hanno per Maria.
Come se non avessi detto ancora nulla in onore della tua Santa Madre, fammi la grazia di lodarla degnamente, nonostante tutti i suoi nemici, che sono pure i tuoi. E permettimi di dire apertamente con i Santi, non pretenda di ottenere misericordia da Dio che offende la sua Santa Madre.
Dobbiamo lodarla nonostante i nemici, nonostante quelli che vorranno impedire questa devozione, noi dovremo sempre lodarla. Sia chi sia il nemico di Maria, noi dovremo essere lì per difenderla. Non sto parlando di una difesa fisica, stiamo parlando di una difesa spirituale, dottrinale e anche devozionale, molto convinti nella stima, nell'amore verso di lei.
Potremmo dire tantissime cose, ancora di più, le troverete sicuramente negli stessi testi di San Luigi Maria.
Semplicemente vi dico che un grande devoto di Maria, anche dottore della Chiesa, Sant'Alfonso, era dello stesso parere. Lui molto spesso denuncerà a quelli critici che rivolgevano i loro attacchi verso la devozione a Maria Santissima. Ognuno sa che Dio ci ha donato Gesù Cristo affinché a Lui ricorriamo come nostro principal mediatore.
Ma dice San Bernardo, riporta Sant'Alfonso, che Dio ci ha donato anche Maria come avvocata presso Gesù Cristo. Lui scriverà tantissimi libri di devozione mariana, sapendo che questa devozione porta necessariamente alla devozione verso Gesù stesso. Una delle cose, e con questo finisco perché adesso che stiamo parlando della Madonna cercherò di fare alcune cose un po' nuove, un po' diverse, voglio finire con una canzone, non che io la canterò,
per una canzone scritta da Sant'Alfonso. Alcuni autori dicono come Sant'Alfonso, avendo dottrine chiare, cercava di farle arrivare al popolo attraverso le sue canzoni. Sant'Alfonso traduce nella lingua dei poeti le sue dottrine mariane più care.
dice un autore, e un altro, e faceva arrivare con la musica semplice e piacevole queste dottrine al popolo. Allora vi invito ad ascoltare una canzone molto bella, che già inizia. Molti di voi la conoscerete, Fermarono i Cieli. La conoscerete però con una melodia probabilmente diversa da quella che aveva dato lo stesso Sant'Alfonso.
Fermarono i Cieli è una canzone molto lunga, che dice questo appunto, che i Cieli si fermano, in un momento tutta la creazione si ferma, perché? Perché la Madonna sta con il bambino per addormentarlo e gli canta una nanna per addormentarlo. Quindi i Cieli si fermano per ascoltare. Cosa canta la Madonna? Questo canto di Maria affinché il bambino si addormenti.
Fermarono i cieli la loro armonia cantando Maria la nanna Gesù. Con voce divina la Vergine bella, più vaga che stella, diceva così. E che cosa diceva? Mio figlio, mio Dio, mio caro tesoro, tu dormi e io muoio per tanta beltà. La Madonna che contempla Gesù ed è talmente piena di amore che dice che io muoio di amore per vederti così.
La canzone è molto più lunga, continua, e dice semplicemente che la Madonna, contemplando Gesù, alla fine non ce la fa. Dall'amore che aveva per lui, lo bacia e così il bambino si sveglia. L'aveva addormentato, ma lo bacia per svegliare. Dice Sant'Alfonso Gesù, il bambino apre gli occhi e anche lui trova la sua madre carissima. Dice Sant'Alfonso, contempla questo sguardo.
Gesù che guarda la madre e la madre che guarda Gesù. E dice, vuoi qualcosa di più bello di questo? Che altra cosa vuoi? Non esiste nulla di più bello. E lì finirà quindi con quello che è la sua dottrina, la dottrina con la quale vuole arrivare. Il figlio e la madre, la madre col figlio, la rossa col giglio, quest'alma vorrà.
La pianta col frutto, il frutto col fiore, saranno il mio amore, né altro amerò. Non voglio Gesù solo o Maria sola. Né Maria senza Gesù, né Gesù senza Maria, come dice il nostro direttore di spiritualità. Ma Gesù e Maria, Maria e Gesù, e insieme con loro due al Padre per lo Spirito Santo.
Un caro saluto a tutti e Rege o Maria.