Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Ave o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen. Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.
come era nel principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen. San Luigi Maria Grignon di Montfort prega per noi. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Carissimi amici, andiamo avanti nella nostra consacrazione e oggi ci troviamo davanti a un tema centrale.
nella dottrina di San Luigi Maria, che è imparare a distinguere tra una vera e una falsa devozione. È talmente importante questa parte del trattato che il titolo giustamente è questo, Trattato della vera devozione, di come è la vera devozione. Vi ricordo, questo non è il titolo vero.
che ha voluto dargli San Luigi e Maria, ma lo dà il sacerdote Monfortano che trova tutti i manoscritti, che lui stesso gli dà un certo ordine, ma non c'era il titolo. La prima e l'ultima parte sono andate disperse.
Però è evidente che una delle genialità di San Luigi e Maria è questo lavoro di discernimento. Esiste una devozione finta, falsa, ed esiste solo una vera devozione. In realtà esistono tante devozioni, però le caratteristiche che darà San Luigi e Maria devono darsi in ognuna di queste vere devozioni.
Noi abbiamo devozioni alla Madonna insegnate da diversi autori spirituali. Seguiamo San Luigi Maria, però lui non diceva che questa che lui insegna è l'unica devozione, diceva lui che è la migliore. Però lui riconosce che esistono pure altre forme di devozioni, anche vere, anche lecite, anche consigliabili. Lui propone questa per considerarla la migliore di tutte. Bene, però...
Molta gente, per esempio, infatti, fa critiche alle persone devote di Maria, e San Luigi Maria riporta tanto, tanti esempi, e San Luigi Maria risponde, rifiuta molto queste accuse. Ma perché lo fa? Se lui stesso riconosce che possono esserci delle devozioni false e non vere. Allora, dobbiamo distinguere una cosa.
Una cosa che San Luigi e Maria combattono è quella che dicono che la devozione mariana può essere troppo esagerata, che non bisogna che sia troppo generosa perché ostacolerebbe la donazione a Cristo. Allora, questa è la cosa che dobbiamo subito rifiutare anche noi. Noi non saremo mai sufficientemente generosi nel donarci a Maria.
Non si può esagerare in questa devozione, in maniera tale da che sia una devozione deformata. Quindi, quando lui parla di false devozioni non parla di generosità. Voi immaginate questo, con la virtù, per esempio, la virtù della umiltà, no?
La virtù dell'umiltà, in che consiste la virtù dell'umiltà? Bene, è l'umile riconoscimento di se stesso, accettazione, bene, tutto quanto sappiamo. Si può esagerare in questo o si può essere sempre umile? Se io considero la virtù dell'umiltà per quello che è, essere molto umile, non mi fa diventare superbo, al contrario.
Esiste vero una finta umiltà che non è umiltà e perciò è finta, che è tutto il contrario, è una superbia nascosta, una vanità nascosta, però l'umiltà, essere generosamente umili è sempre buono.
Mettiamo un altro esempio che forse può essere più chiaro. Il colore rosso. Una cosa è rosa. E io dico questa cosa è talmente rosa che non è più rosa. È viola. Allora sta male.
Se una cosa è molto rosa, è rosa. Anzi, è buono. Raduna tutte le qualità, o le qualità migliori, del colore rosso. Se io dico che una persona è molto devota della Madonna, non posso accusarla di esagerare di essere sproporzionatamente devota. No. Non si può esagerare nella devozione a Maria quando questa è vera.
Quindi, quando San Luigi e Maria distinguono la vera dalla falsa devozione, non riferisce la vera come una cosa esagerata e perciò diventa falsa. No, no, no. Se è vera, si deve essere molto generosi. Ci si deve donare a Maria con tutta l'anima. Quando è falsa? Lui lo dice nel numero 90. Lui dice così, vi sono false devozioni che si scambiano facilmente per vere. Attenzione.
Si tratta di un lavoro di discernimento, di inganno. Da falsario e da ingannatore fine e sperimentato, il demonio ha già ingannato e mandato in perdizione numerose anime all'inferno con una falsa devozione alla Vergine. Lui spiegherà quindi che la falsa devozione è un'opera del diavolo.
In che senso? Nel senso che alcune persone crederanno di essere devoti perché recitano anche solo per una questione meramente di dovere, pregheranno un Ave Maria, però questa devozione che hanno la Madonna non li porta ad allontanarsi dal peccato. Addirittura dicono, va bene, io sono un peccatore ma io credo nella Madonna. Quindi usano la devozione a Maria
per non preoccuparsi di trovarsi in peccato. Questo è l'inganno. Quindi quando la devozione viene usata per giustificare se stessi, per dire io alla fine sono abbastanza bravo, io non devo avere paura di essere in peccato perché mi ritengo abbastanza bravo, è lì che la devozione è falsa.
che è una devozione e un inganno diabolico. San Luigi Maria dirà molto spesso che il diavolo ha ingannato a molti falsi devoti attraverso una devozione alla Madonna appunto falsa, finta. E dunque cosa importantissima, dice lui, conoscere le false devozioni alla Santissima Vergine per evitarle e quella vera per abbracciarla.
Conoscere quale sia fra le tante differenti forme di vera devozione della Vergine Santa la più perfetta, la più gradita a lei, la più gloriosa per il Signore e la più santificante per noi per preferirla. Siamo quindi nei passi anteriori alla sua proposta di consacrazione a Maria. Nella prossima Catechesi vedremo perché questa devozione che lui propone è la più perfetta. Però fra le molte devozioni vere c'è una che è la più perfetta.
Passiamo però anzitutto alle devozioni false, a questi devoti che si credono devoti, in realtà non lo sono. In tutti questi troveremo non persone che odiano la Madonna, non troveremo persone che veramente provano disgusto nella Madonna, semplicemente persone nelle quali sottilmente il diavolo devia, in maniera tale che la loro devozione a Maria non è realmente devozione a Maria.
È devozione o a se stessi? Sono modi di giustificare il peccato? Per esempio, partiamo con la prima categoria di questi devoti di Maria, che in realtà non sono devoti di Maria. Non dovrebbero chiamarsi tali. Anzitutto, i devoti critici. Leggiamo insieme come lo spiega il Santo. Abitualmente i devoti critici sono dotti orgogliosi, gente colta, gente intelligente, gente formata.
Noi, dalle volte, purtroppo, dobbiamo assistere...
a certe situazioni molto tristi dove uno trova una persona che magari per la devozione semplice verso la Madonna magari fa un'opera bella per esempio prega il rosario e questa persona adotta le viene a dire no no no non c'è bisogno di pregare tanti rosari mica il rosario è così importante lei cambia per un'altra devozione per esempio lei ami il prossimo e si fanno queste
Queste discussioni come se fossero cose contrarie, no? Queste persone più dotte che, come continua ancora San Luigi e Maria, mettono in dubbio tutti i miracoli. Quando una persona racconta, hai visto il miracolo della Madonna e questi che per principio, perché molto spesso succede che ci siano esagerazioni, che ci siano... va bene, bisogna anche chiarirlo. Però alcuni che per principio non accetteranno mai un miracolo.
non accetteranno mai che la Madonna veramente si sia apparsa, per esempio. Io posso distinguere, posso capire che ci siano eccessi, però alcuni per principio, come se la Madonna non potesse farlo, come se Dio non volesse che la Madonna appaia in alcune parti, dia un messaggio che incoraggia il popolo di Dio, soprattutto quando quel messaggio porta all'abbandonare il peccato.
Mettono in dubbio tutti i miracoli e i racconti riferiti da autori degni di fede, attestanti le misericordie e la potenza della Vergine Santissima. Si irritano nel vedere la gente semplice e umile, inginocchiata a pregare Dio dinanzi ad un altare o ad un'immagine di Maria. Se loro sono davanti a un'immagine della Madonna, si irritano.
perché addirittura possono accusare di idolatria. Lasci questa immagine o questa statua, questo legno e adori il vero Dio. Si fanno queste distinzioni motivate da principi teoricamente colti, da principi teoricamente teologici. Vanno dicendo che quanto a loro non amano affatto queste devozioni esteriori e che non sono così deboli di spirito da prestare fede a tanti racconti e storielle intorno a Maria Vergine.
Perché non pensare che alle persone che giustamente hanno una fede più semplice, che la Madonna venga in loro aiuto, attraverso qualche segno providenziale, che sia una cosa buona. Attenzione, gli eccessi esistono e la Chiesa per questo deve distinguerli. Però quando già è per principio questo, quando già non si accetta per principio, io sempre metto l'esempio di come Suor Lucia diceva alle suore che abitavano con lei,
Loro sapevano che la Madonna le appariva ancora, le sore le chiedevano che cosa ha detto la Madonna e Suor Lucia le diceva voi non avete bisogno di questo, voi avete il Vangelo, Suor Lucia di Fatima. E allora perché ti fa questi messaggi? Suor Lucia diceva per la gente semplice, per dare più forza alle persone nella semplicità, che sono fedeli nella loro semplicità.
E perciò San Luigi Maria dice però, attenzione, non significa che ogni persona colta, ogni persona istruita necessariamente sarà contraria. Infatti lui, per rifiutare questo, dice che anche lui è una persona molto istruita. Dice, io potrei, se io parlassi, dice lui, a certi sapientoni di oggi, proverei più a lungo quello che scrivo alla buona, con la Sacra Scrittura, con i Santi Padri, riferirei i testi latini. Io conosco il latino, sta dicendo San Luigi Maria.
però con parecchie solide ragioni. Ma io parlo soprattutto ai poveri e ai semplici, che essendo dotati di buona volontà e avendo maggior fede del comune dei sapienti,
Credono con più semplicità e con più merito. Così mi accontento di asserire la verità semplicemente, senza fermarmi a citar loro tutti i passi latini che non capirebbero, eccetera. Sta dimostrando che lui è una persona istruita, che non c'è bisogno di essere un ignorante. No, no, dobbiamo istruirci. Ma questo non va contro la semplicità della fede e che la sapienza umana...
di fronte a quello che sa, come dice San Tommaso d'Aquino, un'anziana contadina lo sa per fede, sa molto di più quella signora anziana che è il più saggio tra gli uomini a livello naturale. Perciò la semplicità della fede non va contro la sapienza, però è la sapienza umana, la conoscenza o la cultura, diciamo.
ma ha anche una profondità maggiore comunque.
Bene, questi sono i devoti critici che vedranno tutto con occhio di diffidenza. Qualsiasi gesto che si faccia in onore della Madonna diffideranno. Ci sono poi i devoti scrupolosi, non mi soffermo, però in tutte le categorie che voi vedrete, che leggiamo, si tratta sempre di un inganno sottile. Non stiamo parlando di gente cattiva, neanche tra i devoti critici. Stiamo pensando da persone che vorrebbero una fede più pura e pensano che
che questi interventi miracolosi della Madonna, che queste espressioni di fede del popolo non appartengono alla purezza della fede. E sì che appartengono, e come? In secondo luogo, quindi, i devoti scrupolosi, abbiamo già parlato, sono quelli che credono che se io sono troppo generoso nel donarmi a Maria, mi dono meno a Gesù Cristo. Quando forma parte di un unico atto, noi dobbiamo riconoscere, attraverso la Sacra Scrittura e la dottrina dei...
dei padri, la dottrina dei dottori della Chiesa, la dottrina per esempio di San Giovanni Paolo II anche, che l'atto redentore di Gesù lo realizza talmente in unione con Maria che si tratta di un unico atto. Non si tratta neanche che una cosa fa Gesù e la Madonna fa un'altra che si aggiunge, no. Gesù realizza i suoi atti con Maria. Lo abbiamo già parlato, lo abbiamo trattato diverse volte di questo.
evidentemente i devoti scrupolosi sbagliano sono persone che temono di disonorare il figlio onorando la madre di abbassare l'uno innalzando l'altra siamo d'accordo che bisogna predicare Gesù Cristo semplicemente non siamo d'accordo che Gesù Cristo vada separato da Maria il mistero dell'incarnazione il mistero centrale senza Maria non si è fatto
quindi è un mezzo che Dio lo ha voluto, dandogli un carattere di necessità, cioè un mezzo che diventa necessario, perché Dio lo ha voluto, certo, poteva farlo altrimenti, certo, però così ha voluto, e così, a condizione che ci sia Maria, Dio si è incarnato nel suo seno. Perciò, ciò che cosa lo vanno dicendo, quelli che dicono che bisogna predicare solo Gesù Cristo,
È vero in un certo senso, rispetto però all'applicazione che essi ne fanno per ostacolare la devozione a Maria, è molto pericoloso. Ed è una sottile insidia del maligno, nascosta sotto il pretesto di un bene maggiore. Sempre l'inganno. Il diavolo che non ti dice, no, no, non amare la Madonna, non essere devoto della Madonna. Ti dice, sei devoto della Madonna, però guarda che se vai troppo là stai offendendo Gesù. È come la freccia, no?
Io ho una freccia che ha una direzione, se io la spingo un pochino, già verso la fine si allontana di più. E così fa il diavolo quando non riesce proprio a eliminare il bene in un'anima, lo fa meno buono. Piano piano lo scosta dal vero scopo. Mai si onora di più Gesù Cristo come quando si onora di più la Vergine Santa.
Poi ci sono una terza categoria di false devozioni, che sono i devoti esteriori, che molti li confondono con i devoti generosi. Non è la stessa cosa. Il devoto esteriore, così considerato da San Luigi Maria, è il devoto meramente esteriore, perché le pratiche esterne esistono. Anzi, si devono fare, come dice San Luigi Maria, per aiutare quelle interne. Parleremo fra due catechesi di questo.
Il devoto esteriore, di cui parlerà qui come una falsa devozione, è il devoto che fa consistere la devozione a Maria meramente nell'esteriore, soltanto nell'esteriore, senza mai arrivare a se stesso. È un modo di consolare se stessi. Uno vedrà persone piene di rosari appesi al collo, piene di statue, di immagini, però internamente ancora consentendo al peccato, non allontanandosi da esso, non combattendo.
Non crescendo in umiltà. Quando uno è veramente devoto, la Madonna ti dà la sua umiltà. Uno diventa più umile. Non diventa più fiero di se stesso. Uno riconosce di più la propria incapacità. Perciò l'umile non avverte che lo è. Non dice io sono molto umile. Che una persona dica io sono umile, equivale a non esserlo.
L'umile non avverte che lo è. E così queste persone, sotto il pretesto di queste pratiche esteriori, sotto il pretesto che esternamente appartengono a chi sa, a una confraternita, o che portano una Madonna in una processione, o che hanno sistemato una cappella, però poi non arrivano all'interno, non amano più Gesù Cristo, non rifiutano di più il peccato, allora questa è una falsa devozione.
E poi ci sono sempre i devoti presuntuosi. La presunzione è un peccato, un peccato anche grave. Il presuntuoso è la persona che presume, giustamente, che si salverà. E lo presume per le proprie forze. Quindi fa come calcolo. Io, guarda, io sono nato in un paese cattolico, io ogni tanto faccio del bene,
come quel pubblicano, ti ringrazio Signore perché io pago la decima, io faccio il digiuno, io mi purifico, ti ringrazio perché io sono abbastanza bravo. Il devoto presuntuoso è colui che, essendo minimamente devoto della Madonna, crede che ormai è salvo e non cresce in quell'atteggiamento umile di pietà filiale per cui chiede aiuto a Dio.
non cresce in quell'atteggiamento, scusate, non del pubblicano, ma era il pubblicano giustamente quello che è, che si batte il petto e chiede perdono a Dio. Signore, abbi pietà di me che sono un peccatore. A questo porta la vera devozione, a più umiltà. Invece i presuntuosi dormono tranquillamente nelle loro cattive abitudini, senza farsi molta violenza per correggersi,
sotto pretesto di essere devoti della Vergine. Quando si dice loro che una tale devozione è pura illusione diabolica e pericolosa presunzione che può rovinarli, non lo vogliono credere. Rispondono che Dio è buono e misericordioso e che non ci ha creati per dannarci, che non c'è un uomo che non pecchi, che non morranno senza confessarsi, che basta un buon dire o peccato pronunciato in punto di morte, eccetera, eccetera.
Nulla nel cristianessimo, dice San Luigi Maria, è più condannabile di questa diabolica presunzione. Perché è la presunzione che ti fa rimanere nel peccato, non ti farà mai uscire dal peccato, ti addormenta nel peccato sentendoti esternamente bene, consolato, con sufficienti forze.
Chi potrebbe dire con animo sincero di voler bene e onorare la Vergine Santa se con il peccato colpisce, trafigge, mette in croce e oltraggia senza pietà suo figlio Gesù Cristo? Un simile abuso della devozione alla Vergine Santa, dice il Santo, costituisce un orribile sacrilegio e usare una cosa sacra per pecare.
Io, usare la devozione per giustificare i miei peccati è un sacrilegio. Bene, e poi ci saranno tanti altri, i devoti incostanti, i devoti ipocriti, sono un po' tutti simili, incostanti nel senso che veramente non prendono radici in quello che è la loro devozione mariana.
che cambiano continuamente, perché quello che cercano è per curiosità o per spirito di superficialità. Perciò non arrivano mai all'interno e perciò non ci sono mai radici, perciò sono incostanti. Ci sono poi i devoti ipocriti, quelli che nascondono i propri peccati attraverso una finta devozione alla Madonna. I devoti interessati, che sono quelli di cui abbiamo già parlato, che sono quelli che...
seguono solo questa devozione perché le conviene, per motivi di convenienza. Però bene, noi parlando adesso della vera devozione, riusciremo a dire qualcosa di queste altre categorie. Perciò passiamo alla vera devozione. Come si comportano i veri devoti? Abbiamo detto quello che non è vero.
Adesso dicendo quello che è la devozione a Maria bisogna dare il massimo in questo. La generosità totale in quello che diremo adesso non è mai una devozione esagerata, non è mai una devozione falsa, al contrario.
Anzi, così come nessuno di noi è umile fino al punto di dire io non posso essere più umile, sarebbe impossibile, nessuno di voi, né io né nessun altro può dire io sono il devoto della Madonna al massimo che si può.
Mai, mai sarà così. La Madonna sempre meriterà di più. Però ricordiamo quali sono le caratteristiche. La prima, la fondamentale, devozione interiore. Questo è il ritornello, il famoso numero 106, che ripetiamo tante volte. La vera devozione è interiore, cioè parte dalla stima, dalla conoscenza della Madonna, di questo mistero che solo lo Spirito Santo mi potrà rivelare.
Posso leggere, posso fare tutto, potrei avere una certa conoscenza, però non una stima. Devo stimare la Madonna e devo conoscere chi è nei confronti della Santissima Trinità, lo troveremo nei primi numeri di San Luigi Maria, chi è Maria nei confronti di Gesù Cristo, chi è Maria nei confronti miei, come con me ha un rapporto materno.
Un rapporto personale di uno a uno. Chi è Maria per il mondo? Chi è Maria in se stessa? Bene, la stima che mi porterà all'amore. L'amore mi porterà necessariamente a consegnarmi. Più amo, più consegno. Abbiamo parlato l'altra volta, la parola schiavitù in questa devozione indica amore.
Si chiama schiavitù di amore, per renderlo esplicito, però se uno intende che vuole dire San Luigi Maria per la parola schiavitù, intende l'amore più grande, un amore che consegna completamente uno all'altro. Quando due persone si amano c'è una consegna dell'uno all'altro. Perciò, anzitutto, la vera devozione è interiore e in questa consegna di noi stessi c'è un rapporto tenero, che è la seconda caratteristica. C'è un rapporto filiale, familiare.
Perciò la seconda, uno dice, la tenerezza è qualcosa di sensibile, non stiamo parlando a livello interiore. Bene, però questa tenerezza nasce dall'amore. L'amore produce questo rapporto bello, tenero, di uno con l'altro. I Santi avevano per la Madonna un amore così tenero che era veramente da commuoversi. Ne abbiamo già parlato, si potrebbe sempre ripetere l'esempio di Juan Diego.
come parla lui con la Madonna. Sarebbe molto bello anche riprendere questo esempio. La trova e le dice, signora e bambina mia, come stai? Hai dormito bene? Come sei di salute? La Madonna le risponde, Juanito mio piccolo figlio, dove vai? Sapie e tieni presente che tu sei il più piccolo dei miei figli.
E io sono la Vergine Maria, madre del Dio vero, che dà la vita del Creatore degli uomini, ai quali sta sempre vicino il Padrone del cielo e il Signore del mondo. Tu sei il più piccolo, io sono la madre del Creatore. Desidero vivamente che in questo luogo mi venga costruita una chiesa, la Madonna di Guadalupe in Messico, dove far vedere e dare tutto il mio amore, la mia pietà, il mio aiuto e la mia protezione.
Perché io sono davvero la vostra madre, piena di compassione, tua e di tutti voi che vivete qui uniti in questa terra. Ascolta e ricordati, figlio mio, che quello che ti spaventa e ti affligge non conta. Non si turbi il tuo cuore, le dice la Madonna. Non aver paura di questa malattia. Non sono qui io, tua madre. Non sei forse sotto la mia ombra e protezione. Non sono io la tua salute.
Non stai sul mio cuore fra le mie braccia, di che cosa altro hai bisogno? Guardate che bel dialogo, che dialogo tra Maria e Juan Diego. E' meravigliosa, la lezione scorsa raccontavamo l'esempio di Juan Diego, per non dilungarmi, ma la meraviglia che ha fatto Maria attraverso questo povero e tenero figlio suo, che è San Juan Diego.
questo indio di circa 50 anni più o meno, che si presenta davanti al vescovo con una tilma, che è questo, non so, come un poncho.
non ricordo come si dirà in italiano, che quando appare davanti al vescovo la Madonna stampa una sua immagine, un'immagine studiata tanto quanto la sindone praticamente. Pensate che ci sono tutti gli elementi per considerare le verità mariane. Per esempio, la Madonna ha una cinta che giustamente indica la gravidanza, è un'immagine di Maria incinta.
ma allo stesso tempo i capelli sono sciolti, che per la cultura degli indios del Messico significava la virginità, una vergine incinta. I colori erano i colori che usavano le imperatrici, perciò la si considera imperatrice di America, la si chiama.
E altre cose molto miracolose, per esempio gli occhi, all'interno degli occhi hanno ingrandito le immagini, quel piccolo che si può trovare negli occhi di Maria, e si vedono immagini di persone. Una è evidentemente lo stesso Juan Diego, un'altra il Vescovo, cose tecniche che all'epoca non si potevano adoperare. Solo con la scienza moderna si possono vedere e si sanno interpretare secondo i parametri con cui si interpretano queste miniature.
e si vedono evidentemente figure di una persona che sta ascoltando o un'altra, si vede anche la schiava che serviva. Tante cose veramente miracolose, la disposizione dell'Estele, esattamente l'estese della costellazione di quell'osteso giorno in cui appare la Madonna.
e quindi che riproduce perfettamente, matematicamente, le stesse costellazioni che c'erano nel cielo in quel giorno. Bene, tutte queste cose, tutti i prodigi che noi vediamo, potrei continuare a parlare, sarebbe molto buono che voi possiate conoscere, avvicinarvi alla storia della Madonna di Guadalupe, perché secondo la mia umile opinione è uno dei miracoli, forse il miracolo mariano più grande che esista.
studiare questa seconda sindone, la sindone di Maria, in qualche maniera. Si sa che è una tecnica non usata dall'uomo e si sanno tante altre cose. Bene, però quello che mi soffermo è su questo. Guardate le grandi opere che Maria realizza quando trova un figlio che teneramente la ama.
quando trova un figlio che teneremente si fida di lei, che si consegna a lei. Così è stato San Juan Diego e così sarà con noi se noi abbiamo per lei questa tenerezza. L'avevano anche i santi più ascetici, San Giovanni della Croce per esempio.
quanto si emozionava il giorno del Natale pensando alla Madonna, quanto soffriva immaginando Maria che stava per dare alla luce il figlio e che nessuno la riceveva. E così per tanti.
Quello che sottolineo è questo, quando la Madonna trova un figlio devoto, un figlio che la stima, che la ama, che si consegna a lei e che abitualmente si riferisce a lei, questa tenerezza, San Luigi di Maria userebbe la parola che la vera devozione spinge l'anima verso Maria, in questo senso con una certa facilità, in questo senso la tenerezza di cui parla. Uno si sente spinto facilmente a una persona con la quale ha tanta confidenza, tanto amore.
sapendola così buona, così santa. Perciò, in poche parole, dice, l'anima si rivolge a Maria abitualmente in tutti i malesseri corporali e spirituali, senza timore di importunare questa madre buona e molto meno di dispiacere Gesù Cristo. Bene, tenerezza, la seconda caratteristica.
Le altre sono, le diciamo più velocemente, devozione santa che necessariamente conduce ad allontanarsi dal peccato, necessariamente conduce a Gesù Cristo, altrimenti non si segue la Madonna ma si seguono le proprie vanità. Se voi pensate, i devoti critici seguono le proprie idee che credono innovative, i devoti scrupolosi seguono giustamente un inganno, un inganno diabolico.
I devoti esteriori seguono la sensibilità che li fa sentirsi meglio e vogliono questo. Chi cerca Maria in sé stessa, necessariamente, arriva a Gesù Cristo. Lei porta Gesù Cristo. Queste altre sono false devozioni, non porteranno a Gesù Cristo. Certo, questo è ostacolo a Gesù Cristo, però la vera no, la vera porta a lui necessariamente. Quindi devozione santa, santifica l'anima, devozione costante, che getta delle radici.
È devozione disinteressata, si ama Maria non per i benefici che lei può darmi, ma si ama perché la si conosce e perché la si ama ci si consegna a lei. Bene, carissimi amici, potremmo parlare molto, molto spesso di questa devozione, dei frutti meravigliosi che produce. Abbiamo detto sia nella lezione precedente che in questa.
che quando Maria trova quindi un'anima, per esempio dicevamo il negrito Manuel, Beato Juan Diego, due persone molto umili, la Madonna realizza miracoli attraverso di loro, in loro e attraverso di loro per gli altri. Se trova in noi questo figlio che teneramente la ama, che veramente ha una stima di lei e la stima più di qualsiasi altra cosa, insieme a Gesù Cristo, dopo Dio certamente, però con Gesù Cristo,
Se c'è questa stima, Maria realizzerà in questa anima delle opere anche grandiose. Un caro saluto a tutti e Rege o Maria.