Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Ave o Maria, piena di grazia il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio, ora è sempre, nei secoli dei secoli anni. San Luigi Maria Grignon di Montfort prega per noi. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Carissimi amici, andiamo avanti nella nostra consacrazione e sebbene questa consista soprattutto in un atto di amore per Maria, in un atto di carità verso Dio, dobbiamo ritenere sempre questa verità, la carità è il dono più grande di tutti. Arrivare alla carità è arrivare a tutto.
Perciò ci sono alcune vie che magari possono esserci ancora di aiuto per arrivare a questo amore a Maria Santissima, che sono quelle cose che riguardano la speranza. Quindi, in poche parole, perché mi conviene questa consacrazione? Voi direte, no, aspettiamo. Si è detto che questa devozione non è interessata.
la vera devozione è disinteressata, che l'unico premio che io voglio di questa devozione è semplicemente poter servire e amare Maria Santissima, certo, però arrivare a questo è arrivare al massimo, perciò San Luigi e Maria dedicano molto spazio, molto tempo, sia nel Trattato sia nel Segreto di Maria.
a considerare i benefici che riceveremo. Non è contrario in questo senso, perché appartengono alla virtù della speranza cristiana. Noi speriamo il paradiso. Sperare il paradiso è una cosa molto buona, è virtù.
e se una persona mi dice guarda io ti voglio offrire il paradiso se io lo spero se io lo desidero evidentemente devo essere attratto da questo questa devozione promette il paradiso ed è giusto ricordarlo questo perché per questa via della speranza io raggiungo la parte più alta che è l'amore in ogni caso la fede, la speranza e la carità vanno sempre insieme
un aumento di fede necessariamente un aumento di speranza soprattutto e dovrebbe essere anche un aumento di carità perciò è come come le dita non cresce ognuna indipendentemente dalle altre ma crescono ognuna proporzionatamente bene così sono le virtù perciò parlare di quanto riguarda la speranza
È quello che tocca in questa catechesi. Quindi, mi conviene o non mi conviene consacrarmi? Se io mi consacro, quali sono i vantaggi? Allora, il primo che sottolineerà molto spesso San Luigi Maria è la crescita nella virtù dell'umiltà. La persona che si rivolge prima a Maria per così arrivare a Dio, riconosce se stesso come una persona che ha bisogno di aiuto.
necessariamente non mi presento da solo davanti a Dio perché mi ritengo pecatore, ritengo i miei limiti, le mie debolezze, e quindi chiedo aiuto a Maria, a un mio simile, a colè che Dio ha messo come mezzo per arrivare verso di Lui. E non vado direttamente, no? Io potrei presentarmi davanti direttamente a un Presidente della Repubblica, ma probabilmente non sarò accolto. Almeno io penserei questo.
Bene, se io mi presento tramite alcuni contatti, alcuni amici che mi possano far arrivare da Lui, questo riconosco che non sono alla pari, no? A questo livello. Bene, questo è a livello umano, terreno, mondano, chiamiamolo così. A livello sopranaturale, Dio è Padre, certamente, però io mi ritengo peccatore e quindi so che posso presentarmi davanti a Lui. Però la mia condizione di peccatore mi porta a presentarmi accompagnato.
accompagnato da qualcuno che mi presenta, che è Maria Santissima. Perché anche se Maria è veramente tutta santa e l'Immacolata, lei, come dice San Luigi Maria, lei è buona, è tenera, non ha nulla di austero e scostante, nulla di troppo alto o di troppo splendente. Vedere lei è vedere la nostra stessa natura.
Maria non è il sole che col fulgore dei suoi raggi ci potrebbe abbagliare perché siamo deboli, è invece bella e suave come la luna. La luna riceve tutta la luce dal sole, illumina però non per luce propria ma per luce che riceve dal sole. Però io posso guardare la luna e contemplarla? Guardare il sole no, mi abbaglia, è troppo alto per me. Guardare Gesù Cristo per me è troppo forse, mi abbaglia, è Dio stesso. È vero uomo, certo, questo è un mezzo per arrivare a lui, però è ancora Dio.
Allora questa luce che viene da Dio, che si riflette in Maria Santissima, io posso contemplarla in lei stessa, la luce di Cristo, però in lei. Perciò metto questo esempio. Così caritatevole da non rimandare nessuno che invochi la sua intercessione, per quanto peccatore che sia, io supplico a quanti mi state ascoltando, soprattutto a quelli che vi trovate in una situazione grave di peccato.
di non aver paura di questa devozione, è per noi, per i peccatori. E se una persona si trova molto ancora legata, incatenata a un peccato, è la persona che prima deve iniziare questa devozione, prima delle altre persone. Anzitutto per questo. Quindi, significa veramente, la devozione che insegna San Luigi e Maria, significa che l'anima è umile.
E questo, giustamente, le persone orgogliose non riconosceranno mai, non sapranno mai abbracciare questa devozione, giustamente per la loro superbia. Bene. In secondo luogo, possiamo dire tantissime altre cose.
Però questa devozione ci svuota di noi stessi e, lo abbiamo detto in diverse volte, per questa devozione noi consegniamo noi stessi. Questo è il modo di svuotare di se stesso, questo è il modo di rinnegare te stesso del Vangelo, si applica in questa devozione svuotandoci di noi stessi e consegnando tutto nelle mani di Maria. Però attenzione, questo è il secondo grande vantaggio, che è che Maria, dunque, consegna se stessa a noi.
Perché che succede? Che non si può far vincere in generosità se tu veramente rinunci a tutto te stesso. Se tu veramente consegni nelle sue mani tutto quanto sei, tutto quanto hai, tutto quanto puoi offrire, anche i tuoi beni interni, i tuoi meriti. Se tu guadagni un'indulgenza la consegni a lei, per esempio. Bene, se tu consegni così te stesso, in questa maniera,
necessariamente Maria consegnerà se stessa a te. Quell'atto che tu fai verso di lei, lei lo farà verso di te. È un mutuo scambio. Quello succede tra gli amici. Io posso voler bene una persona, però quando l'altra persona vuole il mio bene, è lì che si dà l'amicizia. C'è questo modo reciproco. L'amore con cui amiamo Maria è così.
L'amore suo verso di noi è assicurato, devo rispondere io, però nella misura del mio dono lei si donerà a me. San Luigi e Maria parlerà molto spesso di questa trasformazione miracolosa che si dà. Questa madre di dolcezza e di misericordia che non si lascia mai vincere in amore e generosità risponde con il dono ineffabile di tutta se stessa.
sommerge colui che a lei si dona nell'abisso delle sue grazie, lo adorna dei suoi meriti, lo sostiene con la sua potenza, lo rischiara con la sua luce, lo accende del suo amore, gli comunica le sue virtù, umiltà, fede, purezza, eccetera. E si costituisce sua garanzia, suo supplemento, suo tutto presso Gesù.
Infine, poiché una persona così consacrata è tutta di Maria, anche Maria è tutta di lei. E quindi questo aspetto di donazione è talmente profondo, talmente grande, che noi potremmo riflettere molto spesso su questo e trovare nell'espressione di San Luigi e Maria una descrizione generica, perché soltanto può capirlo chi lo sperimenta.
voi mi direte, mi chiederete forse se io l'ho sperimentato. Io potrei dire di aver sperimentato sempre questo dono di Maria verso di me, per esempio.
Mi piacerebbe un dono maggiore da parte mia, sicuramente produrrebbe in lei un dono più grande, però certamente che ho visto questo dono. Però a livello di queste meraviglie di grazia, di questa santità che è splendida, uno la vede nei Santi, in San Luigi Maria stesso, nel modo come lui parla, quando voi leggete i suoi scritti. La forza con la quale scrive, è come con la sua vita è stato coerente, lui dice perché uno ama tanto Maria e si sente tanto consolato da lei che si rende capace di grandi croci.
Le croci che ha dovuto sopportare lui, che per lui erano anche poca cosa, evidentemente nella sua vita si vede questa trasformazione. In un San Giovanni Paolo II, in tanti altri, lui dice «il suo spirito si sostituisce al tuo».
Dice poi che lei ti comunica le sue virtù e ti riveste dei suoi meriti. Tu ti presenti davanti a Dio. Quali sono i tuoi meriti per entrare in Paradiso? Sono i meriti di Maria. Quando vedrà me, vedrà i meriti di Maria. E perciò, necessariamente, posso sperare di conquistare il Paradiso. Dice nel Segreto di Maria, «Questa devozione è fedelmente praticata».
produce nell'anima effetti innumerevoli. Il principale è quello di stabilirvi la vita di Maria, in modo che non è più l'anima che vive, ma la Vergine che vive in lei, poiché l'anima di Maria diviene, per così dire, la sua anima. Ora, quando per una grazia ineffabile ma vera la Divina Maria è regina in un'anima, quali meraviglie non vi opera?
Immaginate proprio questa fusione di cuori, tra il mio cuore che viene bruciato e dove ricevo il cuore di Maria. Si racconta questo di Santa Caterina de Ricci, che pregava sempre il Signore di avere un cuore nuovo. Dice che in un sogno lei sente che gli viene strappato il cuore e gli viene dato un altro, un altro cuore. Era il cuore di Maria stesso.
Perciò non dobbiamo aspettare certamente a che succeda questo effetto così, questa visione, però questa verità, che c'è questa unione, questa trasformazione interiore in Maria, si dà anche in questa devozione. E questo secondo punto è il punto più alto, il bene più alto che riceviamo in questa vita. Con questa trasformazione speriamo di... uno può glorificare Dio.
Uno santifica tutte le sue opere, perché le mie opere, avendole consegnate a Maria, sono da lei presentate a Dio. Dio accetterà la mia offerta? Nel caso di un vero devoto di Maria, di uno che si consacra, secondo questa devozione, necessariamente sì, perché dice San Luigi Maria che la Madonna presenta le nostre opere togliendole quanto sia di egoismo, di mancanza di retta intenzione.
di superbia, di qualsiasi cosa sia, di vanità. E lei lo presenta così pura. Quindi le mie opere vengono anche santificate da Maria. A cambio che io consegni tutto me stesso a lei. Ma ancora dobbiamo parlare...
delle pratiche interiori, così fondamentali per capire in che consiste questa unione, questa trasformazione. Quello che si dice nelle Costituzioni della nostra famiglia religiosa, marianizzare la vita, trasformare tutta la nostra vita in Maria.
Finisco con un ultimo di tutti i benefici. San Luigi Maria parlerà di altri che noi abbiamo più o meno trattato, come si arriva meglio a Gesù Cristo attraverso questa devozione, come la via più facile per arrivare a Lui. Però noi, io voglio finire, abbiamo parlato di tre benefici. Il primo, la profonda umiltà, quanto ama Dio l'umiltà del cuore, quanto nella Sacra Scrittura l'amore che ha Dio per l'umile.
Così come il rifiuto per il superbo, però l'amore che ha per l'umile. Bene, questa devozione è la prima cosa che significa, necessariamente, se tu ti consacri, è che tu sei almeno al capito e che fai un atto di umiltà. Immediatamente inizia con un atto di umiltà. Ricorro a Maria perché da solo non posso presentarmi davanti a Dio. Sono povero di buone opere, sono ricco nel peccato.
chiedo aiuto, ho bisogno di un aiuto e questo aiuto è Maria. Questo è un atto di umiltà, dovrai crescere ancora nell'umiltà, l'umile non avverte che lo è, certo, però possiamo dire, senza paura, che si inizia sempre che la motivazione è un atto di umiltà e questa è una delle grazie principali che produce la devozione. In secondo luogo questa trasformazione in Maria, cose da ogni parte lo si veda veramente meravigliose.
io parlo di un ultimo punto che tratta sempre san luigi maria che dove dice che questa devozione uno dei benefici più grandi e che ci rende più capaci in un'altra condizione per la salvezza che è l'amore al prossimo io vi ricordo questo perché molto spesso noi diciamo di amare dio però esiste anche un amore al prossimo che se non ho questo amore al prossimo neanche posso salvarmi
dal primo e dal secondo comandamento dipendono tutta la legge e i profeti, dice Cristo. E amare al prossimo non significa desiderare per lui il bene, significa realizzare il bene, farlo. Se tu fai il bene al prossimo, lì ti salvi, lì ami veramente il prossimo. Come dice Gesù, amerai il prossimo tuo come te stesso.
Quando io ho fame non è che desidero per me la possibilità di mangiare, no. Il bene mio me lo procuro da solo. Ho fame e mangio. Bene, non posso dire mi piacerebbe molto che il prossimo stia bene, sia santo. No, no, devo io santificare il prossimo e fare opere concrete di amore al prossimo.
altrimenti non mi salvo. Non stiamo parlando di eroicità della virtù, stiamo parlando di quella virtù che è necessaria per la salvezza, dice San Tommaso d'Aquino. Bene, questa devozione, dice San Luigi Maria, significa il maggiore atto di carità verso il prossimo. Quindi l'opera più alta di amore per il prossimo si realizza attraverso questa devozione. Come possiamo spiegare questo?
Dice lui, con questa devozione si esercita in modo eminente la carità verso il prossimo perché lì si offre al prossimo, per le mani di Maria, quanto sia di più caro e cioè il valore soddisfattorio e impettratorio di tutte le proprie opere buone. Quando io realizzo un'opera buona, con questa opera buona sto scontando i miei peccati, sto pagando, sì?
quello che con i miei peccati dovrei pagare, o in questa vita o in purgatorio, o in inferno, se sono gravi, però soprattutto parliamo di persone che si salveranno, però se io non faccio penitenza in questa vita, dovrò farla nell'altra, dovrò farla nel purgatorio.
Quindi mettiamo un esempio veloce, una persona li brucia una casa a un'altra. Poi la persona si pente e va dal padrone della casa e dice guarda ti ho bruciato la casa, ti chiedo che mi perdoni. E la persona dirà, io certo ti perdono, però mi devi sistemare la casa, io non ho la casa, devo riparare. Quindi quando io commetto un peccato, anche il più piccolo che sia,
Necessariamente la confessione e il perdono, però poi i sacerdoti danno la penitenza, la penitenza che adesso, di solito, sono tre adomaria, o se fossero cose un po' più gravi potrebbero essere...
La penitenza è ancora più grande. Però quello che non farò di penitenza qui, in questa vita, per quel peccato, dovrò ripararlo nell'altra, nel purgatorio. Come si fa per non dover pagare in purgatorio? In diverse maniere, con la penitenza, con le buone opere adesso, le lemosina, per esempio, e con quello che si chiamano nella Chiesa le indulgenze.
Perché dico tutto questo? Perché quello che io potrei fare per pagare i miei peccati lo consegno a Maria, non è più mio. Lo consegno perché lei lo distribuisca a chi vuole. Uno dice, pericoloso questo, no? Pericoloso perché sto perdendo i miei beni interni. Cioè, i meriti di un'opera mia buona...
Ricadranno sul bene di un altro e non su di me. Io faccio la buona opera e questo bene ricade nell'altro. Così ha fatto Cristo. Gesù non aveva bisogno di ricevere altre cose. Dio non ha bisogno di nulla. Con il suo sacrificio il merito non lo riceve lui stesso, ma lo riceviamo noi. Questo bene. Bene, quindi, che dobbiamo dire?
Quando si offre per Maria quanto sia di più caro che è questo valore di riparazione per tutte le opere buone, non eccettuate il minimo buon pensiero e la minima lieve sofferenza. Una piccola sofferenza anche viene consegnata a Maria. E se io ho dovuto soffrire una croce molto pesante, il merito di questa opera lo consegno, lo regalo, non è più mio, lo regalo a Maria.
per il bene dei peccatori, per il bene delle anime che lei vorrà. Uno dice, la Madonna mi abbandonerà, allora non posso più pregare, per esempio. Io prego per una persona? No, non posso più pregare, perché ho consegnato il valore delle mie preghiere. Guardate, vediamo se si capisce. Tutto il valore delle mie opere buone, delle mie preghiere, delle mie intercessioni,
tutto il valore dei miei meriti, tutto viene consegnato a Maria. E io quindi non posso pregare allora. Per esempio io, immaginate un sacerdote, le viene chiesta una mesa, non può pregare per quell'anima? Certamente può pregare. Una mamma che si consacra qui, allora, non può pregare più per il suo figlio? Certamente può pregare per il figlio. San Luigi Maria mette questo esempio, se una persona dà tutto il suo danaro a una principessa,
e poi trovandosi in difficoltà, vada la principessa a chiedergli una moneta per un mio figlio, certamente che la principessa, ringraziandola, gli darà questa moneta. Anzi, sarà un gesto anche di conferma della donazione. Io posso chiedere un po' di quello che ho dato per il bene di un altro, lasciando sempre a Maria Santissima di disporre. Vi metto un esempio. Noi abbiamo iniziato una scuola, per esempio qui.
E all'inizio stavamo cercando i mezzi per farla, non avevamo i mezzi economici. Ed è venuto uno dei bambini, la famiglia era interessata alla scuola, e mi dice, senti, tu hai bisogno di soldi, vero? Sì, le dico, hai bisogno di soldi per la scuola? Sì, le dico, ma purtroppo non ce l'ho. Non ce l'hai? No, le dico, un bambino di otto anni, no? No, non ce l'ho, le dico, non ce l'ho i soldi.
Io ho un'idea, mi dice. Ah sì? Quale idea? Prendi i miei. E mi ha dato i suoi, credo che erano 8 euro. Un bambino di 8 anni. Era tutto quello che aveva. Da questo esempio sono venuti poi gli altri bambini. Tanti altri bambini a consegnare loro i loro 5 euro. Però era tutto quello che avevano. Guardate che per un bambino quella donazione è un atto molto alto. Molto generoso. Immaginate che...
Quel bambino viene e mi dice, mi puoi dare un euro per un mio amico che ha bisogno? Certo, anzi mi commuove il gesto che mi stia chiedendo uno di questi otto euro. Io gli lo darò. Bene, la persona che si consegna così a Maria Santissima, consegna tutte le sue buone opere, però può pregare per le altre, può chiedere un pochino di quello che ha dato, sempre lasciando nelle mani di Maria il consegnarlo o no, il concederlo o no.
Quindi una mamma può pregare per i suoi figli, anzi deve pregare per i suoi figli. Però io vi voglio parlare di una cosa fondamentale che sono le indulgenze, perché noi possiamo guadagnare tante indulgenze. Mi soffermo sulla indulgenza plenaria. Ripeto, quando una persona pecca, una cosa è la colpa che viene perdonata con la confessione, per un'altra chiamiamola la riparazione, sì?
io ti perdono che tu mi hai bruciato la casa però devi costruirmi una casa devi trovare i fondi per quando noi pecchiamo quindi siamo perdonati della colpa però dobbiamo restituire con la penitenza in questa vita o possiamo restituire con le indulgenze la chiesa concede indulgenza che sarebbe quel coprire se quella penitenza quella punizione quella riparazione
Le anime che sono in purgatorio, per esempio, stanno purgando quelle colpe che non hanno riparato qui in terra, però a queste anime io da qui, dalla terra, le posso offrire la indulgenza. Quando io guadagno un'indulgenza per una mia buona opera, posso applicarla a me stesso, per le mie colpe, o posso applicarla per le anime del purgatorio. Guardate.
Questo, lo seguo da un sacerdote, padre Jorge Lorin, questo è molto importante per noi. Perché? Perché significa che ogni giorno io posso liberare un'anima dal purgatorio. Ogni giorno posso guadagnare quello che è lucrare, si dice in italiano, una indulgenza plenaria.
Le indulgenze sono due, indulgenza plenaria, di tutto quanto uno doveva viene tutto perdonato, quindi l'anima subito va in paradiso, o indulgenza parziale, quindi quella pena che stanno purgando in purgatorio dura di meno. Bene, a tutte queste anime del purgatorio noi possiamo consolarle portandoli immediatamente alla visione di Dio.
Per esempio, quali sono? Le condizioni sono alcune, però è molto importante sapere questo, perché per non saperlo molta gente non libera anima del purgatorio, perché non sa. Però io vi dico questo, per guadagnare una indulgenza plenaria basta che uno faccia la comunione quel giorno, dica una preghiera per il Santo Padre, per le intenzioni del Santo Padre Papa Francesco,
Un Padre Nostro è sufficiente, se volete un Padre Nostro, un Ave Maria, come volete, basterebbe un Padre Nostro e realizzare l'opera per la quale viene concessa la tale indulgenza. Nel periodo, si può calcolare fra 16 giorni, si deve uno confessare, fra due settimane, un po' di più anche, uno deve confessarsi prima o dopo.
Però non è che per ogni giorno dell'indulgenza si deve fare la confessione, no. Si deve fare sì la comunione, quel giorno, si deve pregare la hiperintenzione del Papa e lo stesso giorno si deve, come terza cosa, realizzare l'opera per la quale la Chiesa concede l'indulgenza. Per esempio il Rosario si è pregato con altri. Si è pregato da solo? No, sono indulgenze parziali. Però se voi pregate il Rosario a livello comunitario,
Basta una persona accanto a te e se non hai nessuna persona davanti al tabernacolo, nella presenza di Gesù Cristo, quello stesso giorno posso liberare un'anima dal purgatorio e portarla alla visione di Dio. Voi pensate che bene più grande si può fare per il prossimo. Io al prossimo lo posso aiutare, posso pregare per lui, però non so se persevera. Però prendere un'anima e portarla subito in paradiso è l'opera più bella e più grande che si possa fare in questa vita.
cominciando dalla nostra, però la nostra non possiamo adesso prenderla. Però se posso prendere un'anima che si trova in questo stesso momento, soffrendo la punizione dei suoi peccati in purgatorio, posso prenderla, diciamo, per grazia di Dio, per meriti di Gesù Cristo che vengono concesse a me, evidentemente, e portarla in Paradiso. E sapete perché non facciamo questo? Perché non si sa. Molti parlano dell'indulgenza come qualcosa di medievale, non è così.
Anzi, è una delle opere più belle, più caritatevole, più misericordiose della Chiesa. Io posso aiutare una persona, per esempio, in questa vita, però se aiuto una persona in punto di morte, sto facendo il bene più grande che si possa fare. Perché di tutte le altre cose non so se persevereranno. Il momento della morte è il più importante. Però quindi, dopo questo, pregare per i defunti è l'opera di misericordia più alta che si può fare. Ripeto perché è molto importante.
La confessione ogni due settimane, mettiamola così, ogni sedici giorni, otto giorni prima, otto giorni dopo, non importa. Questo in generale, non si deve fare la confessione tutti i giorni. Ogni giorno però basterebbe fare la comunione quel giorno, la comunione eucaristica, non quella spirituale, la comunione eucaristica reale, fisica. Un Padre nostro, anche per il Santo Padre,
che nel rosario si dice insieme, per esempio, è un rosario pregato con un'altra persona o almeno in presenza del tabernacolo, del Santissimo Sacramento. Se sei da solo vai davanti a un tabernacolo e dici il rosario. Questo sacerdote che dice che lui lo ha sentito quando era novizio, padre Loring, ai suoi 90 anni, aveva fatto un calcolo e diceva che dagli anni in cui aveva cominciato fino a...
fino a quel giorno non mi ricordo se parlava di 20.000 anime che lui aveva mandato in paradiso. E perciò diceva, con tanti amici in paradiso, evidentemente...
evidentemente anche io spero di raggiungerlo grazie a loro, dice. E lui diceva che tutto il bene che lui faceva come sacerdote erano queste anime che per lui intercedevano dal paradiso. Quanti amici possiamo avere in paradiso se noi facciamo questa pratica? Bene, a chi applico però? Perché...
Ah, e ricordate che per noi, davanti a Dio, la forza della intenzione, sì? Per esempio, se io commetto un peccato, però senza intenzione, non è peccato. La intenzione fa che sia peccato o non sia peccato, sì? Ma anche riguardo il bene. Se io non metto la intenzione di salvare un'anima dal Purgatorio, di applicare l'indulgenza plenaria per un'anima del Purgatorio,
Invece di applicarla per me, la applico per le anime del purgatorio. Bene, necessariamente per questa intenzione io salvo l'anima. Se qualcuno non riesce a dire l'opera che riceve l'indulgenza, per esempio non riesce a dire il rosario, si può fare anche una via crucis.
o si può fare 30 minuti di lettura della Sacra Scrittura, o 30 minuti di preghiera davanti al tabernacolo. Se io a questa opera aggiungo la intenzione, necessariamente salgo un'anima dal purgatorio. A quale anima, però, viene concessa la mia indulgenza?
E lì ritorniamo alla nostra devozione, all'anima che Maria vorrà concederla. Io tutto questo so che si realizza, perché così lo dice la Chiesa, ma non so a chi. Non so a chi la Madonna applicherà questa indulgenza. E uno dice, ah, però io voglio pregare per l'anima di mio padre, di un fratello, di un figlio. Bene, come dice questo sacerdote, senso comune. Bisogna avere senso comune.
La Madonna lo applicherà anzitutto a quelle anime per le quali tu hai una certa responsabilità di pregare, per quelle anime che sperano da te questo. Quindi in questo caso fidati del senso comune che ha anche Maria Santissima, che per prima applicherà a quelle anime alle quali tu più ci tieni. In ogni caso comunque si lascia nelle sue mani, si lascia nelle mani di Maria.
Bene, speriamo di essere riusciti a spiegare questo tema delle anime del purgatorio, perché altrimenti uno non capisce perché con questa devozione si fa il bene più grande che si può fare al prossimo. Continuamente si sta intercedendo per il prossimo, avendo consegnato i nostri meriti a Maria Santissima. Continuamente. Quindi, grande umiltà, trasformazione di noi stessi in Maria.
è il maggiore atto di carità verso il prossimo che si può fare. Questi sono alcuni degli innumerevoli benefici che riceviamo se ci doniamo a Maria interamente. Un caro saluto a tutti e Rege o Maria.