Carissimi amici, iniziamo con tantissima allegria, tantissima gioia, questa terza tappa della nostra preparazione per la consacrazione a Maria Santissima. Prima di fare una preghiera, semplicemente un riassunto del percorso fatto fino a qui. Mi sembra importante ribadirlo, perché uno dice, perché soltanto dopo 20 giorni iniziamo finalmente a conoscere chi è Maria Santissima?
Noi avremmo voluto iniziare subito con questa conoscenza, invece San Luigi Maria ci ha fatto aspettare veramente tanto, quasi 20 giorni. Il motivo è che necessariamente prima di parlare del mistero di Maria, il primo scopo nostro è svuotarci dallo spirito del mondo. Voi pensate come mai una persona mondana?
evidentemente ha una certa stima, un certo affetto di cose carnali, di cose terrene, completamente contrarie a Maria Santissima. E siccome San Luigi di Maria lo nota molto bene nel numero 106 del Trattato della Vera Devozione, questa devozione, dice lui, nasce, quando dice nasce in realtà vive.
dalla stima e dall'amore che si ha verso la Madonna. Quindi la stima è una conoscenza che mi fa apprezzarla, darle un prezzo molto alto. Questo è il senso della parola apprezzare, quindi stimare, apprezzare. Se evidentemente io apprezzo, se io stimo, se per me ha valore,
quello che mi offre il mondo, per esempio l'applauso mondano, la gloria mondana, la vanità mondana, cosa mi può far stimare l'umiltà di Maria? Evidentemente non sentirò un apprezzamento per la sua umiltà.
evidentemente per la sua bontà tutta fondata in questa santità, in questo mistero di grazia che è nascosto agli occhi mondani. Evidentemente che se io devo stimare la Madonna, devo smettere di stimare ciò che le è contrario.
Altrimenti, se io continuassi ancora ad avere stima del mondo, dell'apprezzamento mondano, delle vanità terrene, carnali, evidentemente potrò sentire parlare molto di Maria, del suo mistero, sentirò dire tante cose, posso anche studiare molto, però non avrò stima di lei, non avrò questo apprezzamento di lei. E la prima cosa in cui consiste è nella stima. Allora era necessario dedicare i primi dodici giorni
a svuotarci dallo spirito del mondo. Però, dice San Luigi Maria, anche all'amore, quindi nasce dalla stima e dall'amore che si ha verso di lei. Questo è ciò in cui consiste praticamente la consacrazione, in una stima che mi porta all'amore. E come sempre produce l'amore, mi porta questo a donarmi alla persona amata. Pensate come una mamma...
Si dona per il figlio, per l'amore del figlio, si dona, dona completamente se stessa il tempo, i suoi pensieri, le sue energie, le dona al figlio. Bene, questo è ciò che suscita in noi questa devozione, un amore per la Madonna ed è questo amore che mi porta a questo donarmi. Perciò era fondamentale prepararci dopo svuotarci dallo spirito del mondo con la conoscenza di noi stessi.
per vedere come veramente noi non abbiamo le forze necessarie per arrivare a Dio. Era fondamentale per noi considerarci, come dice San Luigi Maria, veramente considerare il mio disordine interiore. E quindi considerarmi come direbbe Sant'Ignazio di Loyola, è grande sapienza considerarsi, dice lui, anche in termini che potrebbero suscitare una certa...
potrebbero essere sgradevoli, diciamo, considerarmi una piaga, dice Sant'Ignazio di Loyola. Perché? Perché considerandomi in questa maniera,
è lì che farò ricorso a Maria per chiedere aiuto. Noi avremo occasione di considerare la formula con la quale noi ci consacriamo alla Madonna. Quelli che già l'avete fatto, molti di voi già l'avete fatta questa consacrazione, se la vedete di nuovo, vedrete come si tratta propriamente di una richiesta di aiuto. Io vorrei, vorrei, ma siccome non posso, è così che chiedo a te, Madre mia, di aiutarmi.
E diventare come bambini, come dice Gesù nel Vangelo, nell'ordine della grazia, non nell'ordine naturale. Se non diventate come bambini non entrerete nel regno dei cieli. Il bambino quando veramente ha paura di qualcosa, quando sente dolore per qualcosa, urla, chiama la mamma e le stende le braccia perché la mamma lo prenda.
È il migliore simbolo di quanto faremo noi con questa consacrazione. Attenzione, non si tratta di una devozione infantile o tonta o superficiale. No, no, stiamo parlando di una verità, però nell'ordine della grazia. E considerare, così come un bambino si rende conto che non può da solo, considerare che io non posso da solo mai santificarmi. Io non posso da solo arrivare a Gesù Cristo.
E io non posso da solo arrivare in paradiso. Ho bisogno di aiuto. E quindi a chi devo fidarmi? A questa persona santissima che cominciamo oggi a contemplare e a considerare. Quindi questo è ciò che noi intendiamo fare. E perciò, anche se nelle altre catechesi abbiamo iniziato con diverse preghiere, adesso diremo l'Aveo Maria. Per due motivi. Perché lo stesso San Luigi Maria dice...
che dopo il Padre nostro, l'Ave Maria è la preghiera che più piace a Dio e che più frutti dà in un cristiano. E lui stesso dirà che è un segno dei predestinati. Voi, se avete letto il Trattato o il Segreto di Maria, troverete molto spesso questa espressione, i predestinati.
riguardo la predestinazione non conviene parlare dice sant'ignacio di loyola perché creerebbe più confusione diciamo semplicemente questo ci sono alcune persone che danno segni di arrivare in paradiso di che dopo questa vita arriveranno in paradiso se io potessi vedere voi evidentemente non saprò dire chi di voi mi sembra che andrà in paradiso questo non lo potrei dire però
È vero che nell'ordine della grazia ci sono alcune cose che fanno pensare che questa persona veramente andrà in paradiso, a questo segno di destinazione, chiamiamolo così, in paradiso. E San Luigi Maria dice, un segno che un'anima si salverà, lo dice lui nel numero 250 del Trattato, dice, quelli che presentano grandi segni di predestinazione, di salvezza eterna,
«Amano, gustano e recitano con piacere l'Aveo Maria». Quindi il gusto, la recita frequente dell'Aveo Maria è un segno che quella anima si salverà. Perciò noi inizieremo tutta questa parte invocando Maria Santissima con l'Aveo Maria. Che lo facciamo così, a metà di questa catechesi. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Ave o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Chiediamo Maria Santissima con questa preghiera che sia lei stessa a introdurci.
nel segreto del suo mistero di ciò che lei veramente è come opera di Dio come l'opera più grande che Dio ha compiuto
Iniziamo allora con una introduzione alla guida che noi seguiamo e cerchiamo di essere più fedeli possibile, che è San Luigi Maria Grignone di Montfort. Lui ha scritto due, praticamente, libri o dopuscoli su questa devozione che noi vogliamo iniziare a praticare. Anzitutto il Trattato della vera devozione, questa è un'edizione fatta dai padri montfortani, che è una fotocopia dell'originale.
Allora, da una parte, fondamentalmente seguiamo il Trattato della vera devozione, che è una esposizione più ampia, più estesa di questa devozione che noi seguiamo. San Luigi Maria ha scritto anche un piccolo opuscolo rivolto a una comunità di Suore, dove praticamente si può considerare un riassunto di questo Trattato della vera devozione che noi seguiamo. In questo Trattato della vera devozione lui dirà che la devozione che insegna è stata rivelata dallo Spirito Santo.
E questo per noi è un punto fondamentale. Noi faremo una breve introduzione oggi. Lei è stata rivelata dallo Spirito Santo. Come sappiamo noi che veramente è così? Addirittura dice lui, nessuno la capirà se non gli è concesso dallo Spirito Santo.
Io posso leggere questo Trattato, lo posso leggere mille volte, però non comprenderò quello che c'è scritto se lo Spirito Santo non mi accetta, non mi apre questa porta del mistero di Maria Santissima. Come sappiamo noi che Lui sia stato veramente illuminato in maniera particolare dallo Spirito Santo? Io ci sarebbero tantissime cose da dire, io fondamentalmente direi due.
Una, che colpisce molto, che uno può trovare in questo stesso originale, uno può leggere direttamente come qui lui faceva una profezia che è stata storicamente compiuta, esattamente uguale come lui la descrive. Lui dice così, prevedo che molte bestie frementi verranno infuriate per dilaniare con i loro denti diabolici, il diavolo e i suoi diavoli, questo piccolo scritto, sta parlando del trattato della vera devozione,
dal quale lo Spirito Santo si è servito per iscriverlo, o almeno per seppelirlo nelle tenebre e nel silenzio di un cofano, perché non sia pubblicato. Noi abbiamo già parlato di questo molte volte, di questa profezia, però per me ha una forza particolare, sia perché, infatti, 130 anni dopo è stato ritrovato questo libro, non era stato mai pubblicato, ed era proprio nel silenzio di un cofano.
durante la rivoluzione francese, allora molte persone nascondevano gli iscritti dei santi o dei padri, dei autori spirituali, e i monfortani, i pochi monfortani che c'erano quando muore San Luigi Maria, erano pochissimi, li nascondono anche attraverso le persone che dopo le restituivano alla casa generale dei monfortani. È perciò che un sacerdote monfortano, nel 1842,
per prima volta, cercando del materiale per predicare, trova questi fogli tutti dispersi. Infatti lui li mette in ordine secondo l'ordine che lui intendeva. Noi non sappiamo se è lo stesso ordine che San Luigi Maria aveva dato al Trattato, però sembrano tutte le parti coerenti, e sembra sì coerente con tutto l'ordine che ha...
quell'altro opuscolo, il segreto di Maria, che è un altro opuscolo, come dicevo prima, che si è rimasto intatto. Quindi queste due sono le fonti. Però il trattato, per esempio, non ha né la introduzione né la conclusione. Alcune parti mancano. Infatti San Luigi Maria indica dimostrerò in tale parte e quella parte non si trova.
Quindi, lo stesso titolo è stato dato da questo sacerdote, il Trattato della vera devozione, però noi sappiamo che questo ordine è quello che San Luigi Maria stesso voleva dare, non solo per la coerenza interna del testo, ma anche per paragonarlo al segreto di Maria.
Bene, anzitutto questa profezia mi sembra molto chiara, però lui quello che dirà ancora di più, dice sempre in quello stesso numero, continua San Luigi Maria, dice, questa visione, questi diavoli che seppeliranno nel segreto di un cofano questo scritto perché non sia pubblicato, infatti più di un secolo dopo è stato pubblicato, questa visione mi dà coraggio, dice lui, e mi fa sperare un grande successo. E' un'altra profezia questa, avrà un grande successo.
cioè la formazione di uno squadrone di bravi e valorosi soldati di Gesù e di Maria, dell'uno e dell'altro sesso che combattano il mondo, il diavolo e la natura corrotta nei tempi difficili più che mai vicini. Il secondo motivo per cui possiamo considerarlo ispirato veramente è stato l'enorme influsso che ha avuto nella santificazione di tante anime.
Veramente a noi ci basta sempre ricordare l'esempio di San Giovanni Paolo II, ma ci sarebbero tanti altri ancora. San Giovanni Paolo II stesso notava il grande successo che ha avuto questo piccolo libro. Addirittura sarà parte del suo magistero Mariano come pontefice.
E come lo sappiamo benissimo anche dal suo stema papale, dove lui scrive il totus tus che appartiene a San Luigi Maria.
Bene, sono queste le due cose che a noi fanno credere, veramente, che si tratta di qualcosa ispirato allo Spirito Santo. Come sappiamo, per esempio, che Fatima, che Lourdes e che tanti altri messaggi della Madonna siano veri. La Chiesa ha quali elementi di scerne? Soprattutto non tanto gli elementi soprannaturali che non mancheranno. Per esempio, a Fatima il sole ha ballato, sì, però quello che più conferma
queste verità la verità dell'apparizione sono state le grandi conversioni noi abbiamo il rischio con le apparizioni mariane di sottolineare l'aspetto soprannaturale di rimanere solo affascinati da questi miracoli però lo scopo di questo è portare il messaggio di conversione che chiamano molti possiamo ammirare che a fatima il sole si mise a ballare come descrivono
Però non è questo il messaggio, il messaggio è la conversione, la penitenza per i peccatori, la riparazione, come gli è stato insegnato dalla Madonna ai tre pastorelli, l'intercessione perché non vadano le anime dei peccatori più nell'inferno, come lei stessa le ha voluto rivelare ai pastorelli.
Lo stesso noi diciamo di Padre Pio, per esempio, possiamo dire tante cose soprannaturali, bilocazioni, profezie, le stimmate addirittura. Però dovremmo applicare quello che ha vissuto, per esempio, in quelle visioni dovremmo partecipare meglio, per esempio, della Santa Messa, che lui aveva questa visione di Gesù sofferente, delle sue piaghe, della Messa come sacrificio.
della potente intercessione della Madonna e così via. Quindi, dato che questi sono i criteri generali, se il Papa Giovanni Paolo II, già Pio XII, parlava della nobile schiavitù mariana di San Luigi Maria, e lui diceva che è stato questo il segreto della sua stessa santificazione, Papa Pio XII diceva questo, San Giovanni Paolo II come Papa, quindi sostenuti da questi due Papi,
dai pontefici possiamo essere certi che ci sono segni per apprezzare veramente questa consacrazione bene diciamo solo due cose vorrei sottolineare questa è una introduzione molto generale ancora noi quello che sarà il nostro impegno in questa settimana è contemplare il mistero di Maria
Come già abbiamo messo lo stesso esempio, però come una persona per esempio si mettesse a contemplare le montagne, la immensità delle montagne e questa immensità delle montagne porterebbe ad alzare lo sguardo verso il creatore. Pensate anche a un tramonto dietro queste montagne e uno vede come la grandezza di Dio nel crearle.
E uno potrebbe rimanere solo contemplando queste montagne, senza fare tanti discorsi, senza fare tante domande, senza fare tante obiezioni, semplicemente questa contemplazione che eleva lo spirito a Dio. In gran parte noi vogliamo contemplare un'opera più grande di queste montagne che è la santità di Maria Santissima, la sua purezza, lei è l'immacolata concezione. A me un vescovo mi ha detto poco fa una cosa molto interessante che all'inizio mi sembrava strana.
Lui mi dice, non bisogna perdere tempo con le virtù della Madonna. A me sembrava brutto dire una cosa del genere.
E diciamo la verità, neanche lui stesso si oppone al fatto di considerare le virtù. Dice, però quello che dobbiamo considerare di Maria è la virtù di Dio in lei. E come lei è talmente trasformata in Dio che parlare di virtù è come se fosse parlare di poca cosa nei confronti di quello che lei è. È molto più di una virtù come noi la conosciamo.
È l'immacolata concezione, non entra nessuna macchia, nessuna ruga, nessuna niente.
nella sua purissima anima quindi contemplare la luce divina in lei è paragonabile a come noi contempliamo la luna la luna per noi è motivo anche di contemplazione anche di guida, di luce in certa maniera il conforto nel buio perché vediamo la luce però non è la luce che emana da sé ma è la luce che riceve dal sole e così quando noi contempliamo la luna in realtà vediamo la luce del sole che si riflette
E quando contempliamo la Madonna, quella luce che vedremo in lei, una luce che non avvalia gli occhi. Se io guardo il sole, il sole mi farà male. Se io guardo direttamente Dio, evidentemente questo è talmente superiore a me che i miei occhi non resistono tanta grandezza. Però contemplare come questa luce di Dio si riflette in Maria, e io la posso contemplare,
Evidentemente mi permette vedere, vedendo in lei, vedere l'azione di Dio in lei, la trasformazione di Maria nella Santissima Trinità. Ecco perché è molto difficile, dice San Luigi Maria, impossibile, dice, conoscere Maria Santissima se lo Spirito Santo non mi introduce nel mistero di Maria Santissima. Bene, sottolineiamo allora solo questo aspetto in questa prima catechesi, che Maria...
È un mistero che soltanto lo Spirito Santo può rivelare a noi. Il punto di partenza per stimare Maria e così poter amarla è capire che tutto in Maria è opera di quella unione con Dio, quella unione che Dio ha voluto. Perciò voi...
a noi potrebbe colpire un po', perché Maria non è Dio, Maria è creatura. San Luigi Maria Grignone di Monforto lo ripeterà molto spesso, Maria è una creatura.
E nonostante ciò, la chiamerà anche molto spesso la Divina Maria. Non perché sia Dio, lo ha chiarito, è molto chiaro che non è Dio. È creatura, dipende completamente da Dio, sì. Ma Dio l'ha talmente trasunita a sé. Gesù Cristo, veramente, è talmente unito a Maria Santissima che evidentemente...
la divinità possiamo incontrarla anche in lei, in quanto all'azione di Dio. Non che lei sia Dio, ma che Dio è presente in lei. È presente in Maria come in nessun'altra creatura. Se noi vedessimo tutto il coro degli angeli, non sarebbe tanto presente Dio quanto solo in Maria Santissima. Perciò San Luigi Maria dice che Maria è il riposo della Santissima Trinità.
E questo è difficile per noi. Chi di noi può capire questa espressione? Il riposo della Santissima Trinità. E San Luigi Maria parla di quello che lui ha visto, di quello che lo Spirito Santo gli ha insegnato, quello che lui sa, aveva inteso. Quando dice il riposo della Santissima Trinità sta parlando di cose veramente altissime, che per noi sono molto difficili. Perciò è necessario entrare, per conoscere il mistero di Maria, in sintonia con lo Spirito Santo.
Se voi contemplate per esempio, come facciamo adesso, il giudizio finale di Michelangelo,
E vedete come in tutto questo quadro Maria è dentro e fuori quella luce che viene fuori da Gesù Cristo stesso. Al di là di tante cose che si potrebbero dire nel contesto del giudizio, io voglio sottolineare la vicinanza tra Gesù e Maria. E anche se è Gesù a giudicare, e Maria infatti non guarda come lasciando fare il figlio, lei è un po' dentro di quella luce e un po' fuori.
per dimostrare che evidentemente non è Dio lei, questo evidentemente non è così, ma evidentemente in Maria noi troviamo presente Dio come in nessun'altra creatura.
In Maria noi troviamo una devozione necessaria, non troviamo una devozione facoltativa. Lo sottolineerà molto spesso Sant'Alfonso e qualcuno mi dirà, perché? Dio ha bisogno di una creatura per essere Dio? Dio ha bisogno di una creatura per esercitare il suo potere? No, non avrebbe bisogno, però ha voluto avere questo bisogno. È stato lui a mettere questa condizione per noi.
Per arrivare a Gesù Cristo dobbiamo attraversare questo cammino breve, corto, facile, bello che è Maria Santissima. Perciò dice San Luigi Maria in maniera lapidaria come la stima per Maria che noi stiamo cercando di avere e questo amore per Maria non sono convenienti ma necessari. Dobbiamo impegnarci molto a stimarla.
perché, dice lui, è segno di riprovazione, così come è segno di predestinazione, parlavamo prima dell'amore per la Madonna, è segno di dannazione, dice lui, il non avere stima e amore per la Vergine Maria. Perciò lui prega, nel numero 65, a Gesù stesso, mio amabile Maestro, fammi partecipare ai sentimenti di riconoscenza, di stima e rispetto e di amore che tu nutri per la tua Santa Madre.
Bene, perciò noi in questa Catechesi cercheremo di dire qualcosa su Maria Santissima, sul suo mistero. Ma purtroppo diremo poche cose. San Luigi Maria dice, io ho detto tante cose, dirà verso la fine del Trattato.
verso metà del Trattato piuttosto, dice, ho detto molte cose su Maria, dirò ancora di più, però tralascerò ancora molte altre, dire, sia per incapacità e per ignoranza, però sia perché Maria è un mistero che non si può mai esaurire. Se San Luigi Maria diceva poche cose, pensate che anche io dirò ancora di meno, evidentemente, però diremo cose sufficienti come per entrare nel mistero.
almeno per metterci davanti al mistero. La prima cosa che deve capire colui che veramente vuole essere devoto di Maria, e quindi sarà questa. Per quanto umiliante sia, il punto di partenza nostro, d'ora in poi, sarà questo. Noi non conosciamo Maria Santissima.
Potrebbe rattristare, potrebbe magari offendere. Qualcuno dirà, no, io sì la conosco, io sì ho un amore per lei. La risposta è che il punto di partenza è questo. San Luigi Maria dice che questa devozione a lui le è stata ispirata e che lui l'ha scritta, ha scritto questo libro per dimostrare che Maria non è stata ancora abbastanza lodata, esaltata.
Onorata, amata e servita. E la merita più lode rispetto amore e servizio. E dice proprio che il motivo per cui scrive è che Maria è sconosciuta dai migliori cristiani. E questo è il primo punto di partenza. Io vi dico, anche se voi amate la Madonna, se voi la conoscete, se voi avete un rapporto filiale verso di lei, partite da questo punto di partenza.
Non conosciamo ancora Maria, non è abbastanza da noi conosciuta, non abbiamo la stima che lei si merita. Si può stimare molto di più, lei merita molto di più di quanto tu le hai offerto finora, di quanto io le offro finora. Dice, il cuore mi ha suggerito quanto ho scritto con particolare gioia per mostrare che la Divina Maria è stata finora sconosciuta.
Lo scopo di tutto il Trattato è dimostrare che Maria non è conosciuta ancora, è stata sconosciuta da noi. Invece dirà, così come quando Pietro, ispirato dallo Spirito Santo, riconosce che Gesù è il Cristo, San Luigi Maria dirà nel segreto di Maria, non nel Trattato, nel numero 20 dirà Beata, mille volte beata, Gesù infatti dice Beato sei tu Simone, perché né la carne né il sangue ti hanno rivelato questo.
ma il Padre che è nei Cieli. E perciò quando il Padre, quando lo Spirito Santo rivelano a noi il mistero di Maria, San Luigi Maria dice Beata, mille volte beata è quaggiù quell'anima a cui lo Spirito Santo rivela il segreto di Maria perché la conosca, a cui apre questo giardino chiuso perché vi entri, questa fonte suggellata perché vi attinga e beva a gran sorsi le acque vivificatrici della grazia.
Quest'anima non troverà che Dio solo, senza creatura, in questa amabile creatura. Ma Dio nello stesso tempo infinitamente santo ed elevato, infinitamente condiscendente, è proporzionato alla propria debolezza. È un Dio che non mi abbaglia gli occhi, è un Dio che non mi fa male agli occhi, perché è presentato da Maria stessa, ricevuto in lei.
Perciò questa è la cosa che per prima di tutto vi consiglio. Noi oggi siamo solo introducendo questo mistero. Maria è un segreto di grazia e i segreti di grazia li rivela solo lo Spirito Santo. Farai molto bene se consideri che ancora non la conosci e che ti stai disponendo finalmente adesso sì a conoscere e a entrare nel suo mistero. In secondo luogo, la seconda cosa che noi dobbiamo dire
E con questo già finiamo. San Luigi Maria fin dai primi numeri del Trattato noterà che abbiamo un bisogno totale, una devozione di carattere necessario verso la Madonna. Non può avere Dio per padre chi non ha Maria per madre. Parafrasando la famosa frase che riguarda piuttosto la Chiesa. Però dice così San Luigi Maria nel numero 17.
Dio Padre ha comunicato a Maria la propria fecondità. Dio Padre che crea tutto, comunica a Maria la propria fecondità. Deve essere madre. Per dare il potere di generare il suo figlio e tutti i membri del corpo mistico. Attenzione, non dice solo perché possa essere madre di Cristo, madre di Dio, ma madre di tutto il corpo mistico, madre mia.
Lo Spirito Santo, dice ancora, è divenuto fecondo per mezzo di Maria da lui sposata, con lei, in lei e da lei. Guardate qui, lo Spirito Santo dà anche vita ai predestinati e ai membri del corpo di questo capo adorabile. Solo per Maria abbiamo la vita divina in noi. Solo lei la può generare in noi.
La genera lo Spirito Santo, però non senza di lei. Così come Cristo non è nato senza Maria, la grazia di Cristo non scende a me se non tramite lei. Perciò dice San Luigi Maria, perché è evidente, lo dice in molti numeri più avanti, nel 32, dice, nessuna madre genera solo una testa. Sarebbe un mostro nell'ordine della natura.
Nell'ordine della grazia, Maria non genera solo la testa a Cristo, genera anche il corpo mistico, quindi siamo nati anche noi. Quindi senza Maria non c'è vita divina in noi, è impossibile.
Perciò dice, se un membro del corpo mistico di Cristo nascesse da un'altra madre che non sia con lei che ha generato il capo, non sarebbe un destinato in paradiso, un predestinato, nel senso che abbiamo spiegato, né un membro di Gesù Cristo, ma sarebbe un mostro nell'ordine della grazia. Senza Maria, nell'ordine della grazia, si diventa un mostro. Questa è la parola che lui stesso usa.
Perciò diceva due numeri prima, tutti i veri figli di Dio hanno Dio per padre e Maria per madre, e chi non ha Maria per madre non ha Dio per padre. E perciò tutti i condannati, gli eretici, scismatici, che odiano o considerano con disprezzo la Santissima Vergine, non hanno Dio per padre, appunto perché non hanno Maria per madre.
Segno infallibile e inequivocabile per distinguere un eretico, un uomo di cattiva dottrina, un condannato da uno salvato, è che l'eretico e il reprovo hanno solo disprezzo e indifferenza per la Vergine e si studiano con le parole dei sempi di diminuire il culto e l'amore, apertamente o di nascosto, talvolta sotto speciosi pretesti.
Questa dottrina, che la troveremo evidentemente all'inizio del Trattato, per questa unione strettissima tra Maria e Dio, la troveremo in tantissimi autori. Sant'Agostino dirà cose ancora più elevate, dice lo stesso San Luigi Maria, Sant'Agostino dice cose ancora più grandi di quelle che io sto dicendo. Sant'Alfonso Maria degli Uori dice, data la necessità, dice, si rendano conto i predicatori, dice Sant'Alfonso Maria degli Uori,
che dal predicare Maria, dall'insegnare Maria, della confidenza nella sua intercessione, dipende la salvezza di tutti. Perciò lui dice, uno deve predicare Gesù Cristo, però non può smettere di predicare Maria. Da questa predica, dice Sant'Alfonso, dipende la salvezza di tutti.
Bene, la bellezza di Maria quindi è in questa unione con Dio, e perciò San Luigi e Maria lo troverete nel Trattato della Vera Devozione, che io consiglio la lettura, soprattutto dal primo numero fino al numero 42, concretamente questa prima parte, utilizzerà l'espressione molto bella, Dio...
Padre ha radunato tutte le acque e le ha chiamate mare, ha radunato tutte le grazie e le ha chiamate Maria. Perché Dio aveva bisogno di un aiuto simile. Gesù aveva bisogno di un aiuto simile a se stesso. Così come Adamo aveva bisogno di un aiuto, di una compagnia simile, Dio crea Eva, così Gesù stesso aveva bisogno di un simile, di Maria Santissima che è stata resa il più simile, la più trasformata in Cristo stesso.
Semplicemente potremmo dire ancora tante altre cose. Maria deve essere regina dei cuori per poter veramente essere madre anche nostra. Maria è necessaria e evidentemente nessuno avrà fedeltà verso lo Spirito Santo se non è fedele a Maria Santissima.
Però forse qualcuno potrà dire che questo è troppo. Io, se qualcuno pensa che quello che stiamo dicendo, che tale lodi o queste sultanze che fa San Luigi e Maria siano poca cosa, semplicemente vi dico che diremo cose ancora molto più grandi.
che siamo solo all'inizio, questa era solo una introduzione. Il mistero di Maria è molto più grande di quanto noi possiamo credere. Perciò in queste catechesi apriamo il cuore alla docilità dello Spirito Santo, chiediamo questa conoscenza di Maria a Maria stessa, che sia lei a rivelarsi a noi attraverso lo Spirito di Gesù Cristo.
E prepariamoci già per la prossima Catechesi dove vedremo come giustamente Maria e Gesù siano una cosa sola e non possono mai essere opposti né uno all'altro. Chiediamo sempre questa grazia in questi giorni di preparazione. Un caro saluto a tutti e Rege o Maria.